
Un boato ha spezzato la pace della campagna quando il metallo si è contorto, trasformando un tranquillo tragitto in una trappola mortale. L’autobus, che percorreva una strada incastonata tra le colline, si è ribaltato, lasciando un scia di devastazione. Le ruote, ormai rivolte al cielo, giravano ancora brevemente, come se tentassero di riprendersi. Corpi dispersi, grida soffocate, e vetri che giacevano conficcati nei sedili raccontavano la storia di un viaggio terminato in modo drammatico. L’odore acre di gasolio e sangue permeava l’aria, lasciando un segno indelebile. (Continua dopo le foto)
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Il bus si è inclinato su un fianco, in un disperato tentativo di resistere alla forza di gravità, ma alla fine ha ceduto. Alcuni passeggeri sono stati lanciati fuori, altri sono rimasti intrappolati, le loro posizioni contorte riflettevano l’impatto violento. Tra i rottami, si distinguevano i corpi di due bambini, avvolti in giacche colorate, giacenti vicino ai finestrini esplosi. I soccorritori, nei momenti immediatamente successivi, hanno sollevato le lamiere con le mani nude, determinati a salvare vite. Non lontano dal luogo dell’incidente, un borsone rosso con un peluche coperto di polvere, un telefono che continuava a squillare senza risposta, e una scarpa solitaria raccontavano storie di vite interrotte. Un giovane soccorritore si è chinato su una donna che sembrava dormire, ancora legata al suo sedile. C’era chi urlava nomi, chi vagava senza meta, stringendo mani insanguinate nell’incertezza e nel dolore. I vetri laterali si erano frantumati simultaneamente, come se un unico movimento li avesse travolti. L’autobus, ancora caldo, sembrava non voler accettare la fine del suo viaggio.
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