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Caso Orlandi, la decisione sulle ossa ritrovate: cosa succede ora

Il padiglione Monaldi, tra abbandono e degrado

Il Padiglione Monaldi, dove sono state ritrovate le ossa, ha una storia tormentata. Originariamente sede del reparto di patologia clinica neuromuscolare, fu attivo fino alla fine degli anni Ottanta, parzialmente ristrutturato nel 1999, e successivamente abbandonato. Dal 2017 e per anni, è stato occupato da senza fissa dimora e tossicodipendenti, che ne avevano fatto rifugio notturno.

Una delle ipotesi investigative è che i resti appartengano a un clochard. Tuttavia, l’ombra lunga della vicenda Orlandi, unita alla testimonianza – ritenuta parzialmente attendibile – di Minardi, ha fatto riemergere la possibilità che il corpo della ragazza possa essere stato occultato nel vano ascensore prima della definitiva chiusura del reparto. “Certo è un’ipotesi suggestiva, alla luce proprio della testimonianza della Minardi confermata in parte dalle indagini svolte dalla squadra mobile”, ha dichiarato Laura Sgrò, avvocata di Pietro Orlandi, a Il Giornale.

Adesso la parola spetta alla procura e agli anatomopatologi forensi, che dovranno stabilire se quei frammenti di ossa raccontano davvero una storia nuova o se, ancora una volta, il dolore resterà inascoltato nel silenzio di un sotterraneo.

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