
Un altro giorno, un’altra tragedia nella Striscia di Gaza. Un luogo simbolo della fede, della resistenza e della speranza è stato colpito con violenza dall’artiglieria israeliana. La Chiesa della Sacra Famiglia, unico presidio cattolico nell’enclave palestinese, è finita sotto attacco mentre al suo interno si radunavano centinaia di sfollati. Il raid ha causato la morte di tre persone, il ferimento di altre nove – due delle quali in gravi condizioni – e il ferimento leggero del parroco argentino padre Gabriel Romanelli.
Una notizia che ha scosso le coscienze. Il Papa, costantemente in contatto con padre Romanelli dal 7 ottobre, ha subito espresso il suo dolore. Anche papa Leone XIV ha preso parola: “Un cessate il fuoco immediato è l’unica via. Serve riconciliazione, serve pace”.
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La condanna della premier: “Inaccettabile”
Nel coro delle reazioni ufficiali, è arrivata anche quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In un comunicato, ha definito “inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta portando avanti da mesi”. Una frase che, per quanto netta nei toni, è arrivata dopo mesi di silenzi o di prese di posizione ambigue sulla crisi in Medio Oriente.
Meloni ha affermato che “nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”, riferendosi alla sistematica distruzione di infrastrutture civili, ospedali, scuole e – ora – anche chiese. Ma le sue parole, stavolta, hanno trovato una reazione durissima dall’altra parte dello spettro politico.
Di Battista senza freni: “Vergognati, sei una vigliacca”
Ad aprire il fuoco, sui social, è stato Alessandro Di Battista. L’ex deputato del Movimento 5 Stelle, noto per le sue posizioni radicali contro l’interventismo e il sostegno militare a Israele, ha pubblicato un post che ha immediatamente infiammato il dibattito.
Le sue parole sono un colpo diretto: “Vergognati. Dopo 60.000 morti civili hai trovato la parola. Vigliacca vergognati.” Poi l’accusa più grave: “Ieri hai fatto votare l’Italia contro le sanzioni a Israele e contro lo stop all’accordo Ue-Israele. Vergognati ipocrita. Ieri. Ieri. Ieri hai difeso ancora una volta queste bestie di Satana (…) La Storia non ti assolverà mai. Hai le mani sporche del sangue di decine di migliaia di bambini palestinesi.”
Un linguaggio durissimo, quasi da tribunale della storia, che fa esplodere una questione latente: quanta parte della classe dirigente europea ha tollerato – o addirittura legittimato – le operazioni israeliane a Gaza finché non sono arrivate a colpire anche simboli cristiani?
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