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Elisa Claps, dramma al corteo: cos’è successo alla mamma

SOCIAL. La città di Potenza ha rivissuto momenti di profonda commozione e riflessione durante il corteo in memoria di Elisa Claps, la studentessa tragicamente scomparsa trent’anni fa. L’evento, segnato dalla forte partecipazione degli studenti e dalla presenza della famiglia Claps, ha riacceso i riflettori su una vicenda che ha lasciato un segno indelebile nella comunità e nel cuore degli italiani.

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Il commuovente tributo degli studenti a Elisa Claps

Il corteo, aperto da striscioni con scritte “Tutti per Elisa” e “Noi chiediamo scusa a mamma Filomena”, ha toccato luoghi simbolici per Elisa e la sua famiglia, culminando davanti alla chiesa della Santissima Trinità, dove il corpo di Elisa fu tragicamente ritrovato nel 2010. La madre di Elisa, Filomena Iemma, ha accolto gli studenti con parole toccanti: «Dopo 30 anni di sacrificio e dolore, oggi vedere tutta questa gente per Elisa per me è un onore». Queste parole risuonano come un eco di una perdita che, dopo tre decenni, non ha smesso di far sentire il suo peso doloroso.

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La musica e i palloncini in onore di Elisa

Uno dei momenti più toccanti del corteo è stato quando gli studenti hanno ascoltato la canzone preferita di Elisa, “Strada facendo” di Claudio Baglioni, e lanciato un palloncino per raggiungere “Elisa ovunque lei sia”. Questi gesti simbolici hanno rappresentato un ponte emotivo tra il passato e il presente, tra il dolore e la speranza, consolidando la memoria di Elisa nel cuore della comunità.

La dichiarazione di Gildo Claps

Gildo Claps, fratello di Elisa, ha espresso un messaggio potente e chiaro alla folla: «È arrivato il momento di fare i conti con questa storia. Lo si deve al sorriso di Elisa e alle amarezze che la sua memoria ha dovuto subire in questi anni». Le sue parole hanno sottolineato la necessità di una presa di coscienza collettiva e di una riflessione profonda sulla vicenda che ha scosso Potenza, invitando a una consapevolezza collettiva e al riconoscimento degli errori commessi.

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La manifestazione di Potenza

La manifestazione si è conclusa davanti alla chiesa della Santissima Trinità, dove una delegazione di studenti ha lanciato 16 palloncini, uno per ogni anno di vita di Elisa. Questo gesto ha simboleggiato non solo il ricordo di una giovane vita spezzata, ma anche la speranza che il ricordo di Elisa possa guidare la comunità verso una maggiore giustizia e consapevolezza. Gildo Claps ha ringraziato gli studenti per la loro partecipazione pacifica e significativa, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria di Elisa nella lotta contro il femminicidio e l’ingiustizia.

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