Social. Filippo Turetta, cosa succede ora dopo l’arresto. È finita questa mattina 19 Novembre 2023 la fuga in auto di Filippo Turetta, il ragazzo di 22 anni accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Il corpo senza vita della giovane è stato, invece, ritrovato nella giornata di ieri 18 Novembre 2023 vicino al Lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Due famiglie travolte da una tragedia indescrivibile e distrutte dall’ennesimo femminicidio che poteva, doveva, essere evitato. Vediamo nel dettaglio che cosa accadrà ora a Turetta dopo il suo arresto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Filippo Turetta, cosa succede ora dopo l’arresto
Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, anche la fuga di Filippo Turetta è giunta al termine. Il 22enne ex fidanzato accusato dell’omicidio della ragazza è stato arrestato in Germania secondo quanto apprende l’Adnkronos. Di lui si erano perse le tracce domenica scorsa, quando la sua auto era stata intercettata in Austria. Per Turetta era stato spiccato un mandato d’arresto europeo. Il presunto assassino della 22enne era ancora a bordo della sua auto, una Fiat Grande Punto ricercata da una settimana in tutto il Nord Italia e all’estero. È stato bloccato sull’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg. Attualmente si trova ora in un ufficio della polizia tedesca. (Continua a leggere dopo la foto)
Il caso nelle mani delle autorità tedesche
Cosa accadrà ora a Filippo Turetta dopo che è stato arrestato in Germania? La risposta a questa domanda arriva da Leggo. Sul sito si legge che “sarà ora un giudice tedesco a dover valutare il Mae, ossia il mandato di arresto europeo, e a decidere sulla consegna di Filippo Turetta. Il 22enne deve rispondere dell’omicidio aggravato dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Bisognerà attendere i tempi tecnici previsti dalle procedure per l’estradizione in Italia. La Germania dovrà adottare la decisione finale sull’esecuzione del mandato entro 60 giorni dall’arresto. Se Turetta acconsente alla consegna, la decisione è presa entro 10 giorni. Il ricercato, prevedono le norme, deve essere consegnato il più rapidamente possibile a una data convenuta tra le autorità incaricate, al massimo entro 10 giorni dalla decisione finale relativa all’esecuzione del mandato d’arresto europeo”.
Poi sempre su Leggo si legge che “il giovane viene ora notificato il mandato d’arresto da parte delle autorità tedesche; sarà quindi portato davanti a un giudice di quel Paese per la procedura di validazione. Turetta ha diritto ad avere un legale, un interprete ed il gratuito patrocinio. Esaurito l’iter in Germania, sarà consegnato alle autorità italiane, attraverso lo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che opera presso la Direzione centrale della Polizia criminale. Gli agenti andranno in Germania a prendere il giovane e lo porteranno in Italia, in genere con un volo diretto a Fiumicino dove sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere”.