Giulia Tramontano, la notizia da brividi sul feto: Italiani senza fiato – “Siamo nella fase clou delle indagini”. Così a «Il Giornale» l’avvocato Giovanni Cacciapuoti che assiste la famiglia di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese uccisa con almeno 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello. Un delitto quello del 27 maggio a Senago, alla periferia nord-ovest di Milano, che sconvolse l’Italia intera. (continua a leggere dopo le foto)
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Giulia Tramontano, l’avvocato di famiglia: “Accertamenti anche sul feto”
La Procura di Milano ha disposto una serie di accertamenti tecnici e rilievi dattiloscopici su alcuni oggetti rinvenuti all’interno dell’appartamento di via Novella, dove Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello abitavano e dove si è consumato l’atroce delitto. I periti starebbero analizzando un computer portatile e un nastro grigio ritrovati sulla scena del crimine. In programma per domani, mercoledì 5 luglio 2023, poi gli esami sul cordone ombelicale e feto, che “assieme agli altri accertamenti serviranno anche a valutare la sussistenza della premeditazione, al momento esclusa dalle aggravanti contestate dal gip all’indagato”, ha chiarito l’avvocato Cacciapuoti a “Il Giornale”. (continua a leggere dopo le foto)
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Le accuse nei confronti di Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello è accusato di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione non consensuale di gravidanza. La vittima era incinta del piccolo Thiago che sarebbe nato a lugli. Dal punto di vista giuridico la posizione del bimbo potrebbe cambiare da “concepito” a “persona”, qualora, nel momento in cui la ragazza è stata uccisa, fosse già iniziato il travaglio. Per questa ragione “gli esami sul cordone e feto saranno determinanti anche per capire come è morto il bimbo che Giulia portava in grembo”, ha precisato il legale della famiglia Tramontano. (continua a leggere dopo le foto)
Omicidio di Giulia Tramontano, parla l’avvocato di famiglia: le ultimissime sul feto
Ci saranno poi accertamenti tecnici su un pc ritrovato nell’appartamento di Senago. “Il giorno 7 saranno svolti poi dei rilievi dattiliscopici su un nastro grigio, anche questo trovato nell’appartamento di via Novella e il 12 luglio sono in programma altri approfondimenti tecnici. Tutti gli esami serviranno a verificare, oltre alle aggravanti già riconosciute dal gip, se sussista la premeditazione”, ha chiarito l’avvocato Cacciapuoti. E ancora: “Gli inquirenti stanno facendo un lavoro certosino. Non sappiamo se la chiusura formale delle indagini ci sarà prima o dopo l’estate. Ad ogni modo, qualunque saranno le determinazioni della procura, se deciderà per l’udienza preliminare o il rinvio a giudizio immediato dell’indagato, noi (anche i familiari di Giulia ndr) ci faremo trovare pronti per far valore le nostre ragioni”.