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Guerra in Ucraina, missile sopra la centrale nucleare: cosa sta succedendo

In Ucraina si combatte ormai da 103 giorni e nessuno sembra intenzionato a porre fine a questa assurda guerra. E dopo oltre un mese, le bombe tornano a Kiev. Un bombardamento russo ha colpito ieri all’alba una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina: “obiettivo militare”, per Mosca. “I russi controllavano il 70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni sono stati respinti, ora la città è divisa a metà”, ha detto il governatore di Lugansk Serhiy Gaidai. La consegna di nuove armi a Kiev da parte dei suoi alleati secondo il presidente russo Vladimir Putin ha il solo obiettivo di “estendere il conflitto il più possibile. Se l’Ucraina avrà missili a lungo raggio colpiremo nuovi siti”. Ad esempio in queste ore è stata sfiorata la tragedia, un missile ha sfiorato una centrale nucleare: vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo. (Continua a leggere dopo la foto)

Guerra in Ucraina, missile sopra la centrale nucleare: cosa sta succedendo

La guerra in Ucraina prosegue senza sosta e gli accordi diplomatici sembrano essere sempre più lontani. La Russia ha deciso a sorpresa di attaccare nuovamente Kiev e per poco non si è sfiorato il dramma. L’esercito di Mosca ha lanciato diversi razzi sulla capitale dell’Ucraina e, come riferisce il canale social Tpyxa News, si è temuto per il destino di una centrale nucleare. L’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio, Energoatom ha ammesso che un missile lanciato contro Kiev nelle prime ore del mattino sia volato a bassa quota sopra la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale. I tecnici hanno dichiarato: “Anche un piccolo frammento di un razzo che può cadere in un’unità funzionante può causare una catastrofe nucleare e perdite di radiazioni”. Per fortuna questa volta è andata bene e il pericolo è stato scampato. (Continua a leggere dopo la foto)

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La situazione nei territori di guerra

Le forze ucraine controllano la metà di Severodonetsk grazie al successo della controffensiva lanciata ieri, come riportato dal governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai. Il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, intervistata a Non è l’arena su La7, ha dichiarato: “Se Usa e Ue vogliono arrivare a un accordo in Ucraina non dovrebbero fornire armi, applicare sanzioni e dovrebbero smettere di dichiarare cose folli a proposito dell’isolamento della Russia, come ha fatto Josep Borrell”. Poi ha aggiunto: “Sono sorpresa che una persona come lui si occupi della diplomazia europea, una persona che ha detto che non c’è spazio per le trattative e che bisogna raggiungere la vittoria sul campo di battaglia”.

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