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Lutto nel calcio, addio a un mito della Serie A: è morto così

È morto Celeste Pin, l’ex della Fiorentina trovato senza vita in casa

Celeste Pin, storico difensore della Fiorentina, è stato trovato senza vita nella propria abitazione a Firenze. La scomparsa di Celeste Pin ha suscitato profonda commozione nel panorama calcistico nazionale. Numerosi ex compagni, avversari e dirigenti hanno espresso pubblicamente il loro cordoglio, sottolineando la professionalità e l’umanità che hanno contraddistinto la sua carriera.

Il club gigliato ha voluto ricordarlo con un messaggio ufficiale in cui si legge: “Il Presidente Commisso, sua moglie Catherine, il Direttore Generale Alessandro Ferrari, il Direttore Sportivo Daniele Pradè, Mister Pioli e tutta la Fiorentina, si uniscono al dolore della famiglia Pin ed esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Celeste. Oltre ad aver indossato i colori viola per lunghi anni come calciatore, Celeste è rimasto sempre un tifoso della Fiorentina e non ha mai fatto mancare la propria vicinanza ed il proprio sostegno in tutte le occasioni sia pubbliche che private ed è per questo che rimarrà, per sempre, nella storia gigliata”.

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La carriera di Celeste Pin

Celeste Pin rimane nella memoria collettiva come uno dei difensori più solidi e carismatici della Serie A degli anni Ottanta. Nato il 25 aprile 1961 a San Martino di Colle Umberto, in provincia di Treviso, aveva iniziato la carriera professionistica nel Perugia nel 1979, per poi legare indissolubilmente il proprio nome alla maglia viola.

Durante le nove stagioni trascorse con la Fiorentina, dal 1982 al 1991, Pin ha collezionato quasi 200 presenze in Serie A, partecipando anche alla sfortunata finale di Coppa UEFA del 1990 contro la Juventus. La sua abilità nel presidiare la difesa, unita a una spiccata intelligenza tattica, lo hanno reso un punto di riferimento per compagni e tifosi.

Oltre alla Fiorentina, il difensore centrale ha vestito anche le maglie di Verona e Siena, chiudendo la carriera a metà degli anni Novanta. In totale, Pin ha collezionato oltre 400 presenze tra Serie A, B e C, segnando 6 reti, testimoniando una longevità agonistica non comune per il suo ruolo.

Conclusa la carriera da calciatore, Pin si era dedicato con determinazione al settore dirigenziale, ottenendo l’abilitazione come direttore sportivo nel 1997. Ha poi collaborato con diverse società locali, fra cui Fortis Juventus e Club Sportivo Firenze, contribuendo alla crescita di giovani talenti e mettendo a disposizione la propria esperienza.

Legame con la Fiorentina e riconoscimenti

Celeste Pin ha mantenuto un rapporto stretto con la Fiorentina anche dopo il ritiro dal calcio giocato. Spesso era ospite a eventi della tifoseria e appuntamenti ufficiali del club. Nel 2022, il suo nome è stato inserito nella Hall of Fame Viola, riconoscimento attribuito per il contributo significativo alla storia della società e per l’attaccamento mostrato verso i colori della squadra.

La sua figura è stata fonte di ispirazione per molti giovani atleti, e il suo spirito combattivo è stato spesso citato come esempio di dedizione al calcio. I tifosi lo ricordano non solo per le prestazioni sul campo, ma anche per la disponibilità e il rispetto dimostrati fuori dallo stadio, elementi che hanno rafforzato il suo legame con la città di Firenze.

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