
Nuovo Papa, il pronipote di Giovanni XXIII rompe il silenzio: chi vorrebbe come successore di Francesco. La morte di Papa Francesco ha riacceso i riflettori su un’eredità spirituale che affonda le radici nel cuore del Novecento. In un momento di lutto e riflessione, le parole di Emanuele Roncalli, giornalista ed ex vaticanista de L’Eco di Bergamo, nonché pronipote di San Giovanni XXIII, offrono una prospettiva unica sulla figura di Jorge Mario Bergoglio e sul futuro della Chiesa cattolica. (Continua a leggere dopo la foto…)
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L’eredità di Papa Francesco e la nuova sfida per la Chiesa
Papa Francesco, pur risultando una figura divisiva all’interno del corpo e dell’establishment ecclesiastico, ha avuto il merito indiscusso di unire i fedeli e di restituire voce e dignità alle periferie del mondo e alle categorie più vulnerabili. Il suo pontificato ha saputo parlare il linguaggio della misericordia, dell’inclusione e della prossimità evangelica, anche quando ciò significava rompere con prassi consolidate e toccare nervi scoperti all’interno della Curia.
Ora, con la sua morte, la Chiesa cattolica si trova davanti a un momento cruciale. In un contesto segnato da profondi disequilibri geopolitici, guerre, e mutamenti sociali epocali, la scelta del nuovo pontefice non sarà soltanto una questione di successione canonica, ma rappresenterà un segnale profondo su come l’istituzione intenda porsi nel mondo contemporaneo, e su quali risposte offrirà alla comunità cristiana globale.
Il prossimo conclave, dunque, sarà osservato non solo dai credenti, ma anche da chi guarda alla Chiesa come attore morale e politico in grado di influenzare i grandi temi della nostra epoca: pace, giustizia, equità e dialogo tra le fedi. Ma chi sarà dunque il candidato ideale? (Continua a leggere dopo la foto…)
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Affinità di pensiero tra Papa Francesco e Giovanni XXIII
“Fra tutti i papi del Novecento, Francesco e Giovanni XXIII sono quelli che per tutti hanno avuto maggiore affinità di pensiero. A parte l’approccio familiare con gli altri, alcuni gesti, ciò che bisogna sottolineare in Bergoglio è la continuità del Concilio Vaticano II“, ha dichiarato Emanuele Roncalli all’Adnkronos. Questa osservazione mette in luce come entrambi i pontefici abbiano incarnato una visione pastorale aperta e inclusiva, promuovendo riforme significative all’interno della Chiesa.
Il Concilio Vaticano II, convocato da Giovanni XXIII, rappresentò un punto di svolta nella storia ecclesiastica, introducendo cambiamenti liturgici e una nuova apertura verso il mondo moderno. Papa Francesco, nel suo pontificato, ha spesso richiamato i principi del Concilio, enfatizzando la misericordia, la giustizia sociale e il dialogo interreligioso. Questa continuità di intenti sottolinea un legame profondo tra i due pontefici, entrambi impegnati a rendere la Chiesa più vicina ai fedeli e alle sfide contemporanee.
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