SOCIAL. Papa Francesco, è stato ricoverato al policlinico Gemelli di Roma da alcuni giorni a causa di un’infiammazione del colon che ha causato un’occlusione intestinale. Durante gli esami del check-up, è stata inoltre riscontrata un’infezione respiratoria, che ha richiesto l’intervento dei medici.
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Papa Francesco, è stato ricoverato al Gemelli
Tuttavia, i medici che hanno in cura il Pontefice hanno dichiarato che le sue condizioni stanno migliorando e che sta rispondendo bene alle terapie somministrate. In particolare, il Santo Padre sta assumendo antibiotici per trattare l’infezione respiratoria e i medici hanno iniziato a ridurre la nutrizione parenterale, con l’obiettivo di farlo tornare a una normale alimentazione. Nonostante il miglioramento, Papa Francesco rimane ancora in ospedale per osservazione e per continuare le terapie, in modo da garantire un completo recupero. L’ospedale ha comunicato che il Pontefice sta trascorrendo il suo tempo in lettura, preghiera e dialogo con il personale medico.
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La notizia del ricovero del Papa ha suscitato preoccupazione e preghiere in tutto il mondo. Molti leader politici, religiosi e comunità hanno espresso il loro sostegno e la loro solidarietà al Pontefice durante questo momento difficile. In conclusione, Papa Francesco sta mostrando segni di miglioramento dopo il ricovero al Gemelli di Roma a causa di un’infezione respiratoria. La sua permanenza in ospedale continua per osservazione e per continuare le terapie necessarie per garantire un completo recupero. Il mondo intero si unisce in preghiera e sostegno al Santo Padre durante questo momento difficile.
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Venerino Poletti spiega come sta il Papa
Venerino Poletti, professore all’Alma Mater di Bologna e direttore di Pneumologia all’ospedale Morgagni di Forlì, spiega che in caso di insufficienza respiratoria dovuta a polmonite, “il cuore è il primo organo a risentirne”. Ma – è l’auspicio sulle colonne del Corriere della Sera – “mi auguro non riguardi il Pontefice. È normale che una persona di oltre 80 anni abbia bisogno di essere seguita in ospedale quando va incontro a problemi del genere”.