Era il 1992 quando una ragazza di 21 anni è scomparsa dalla provincia di Forlì. Si tratta di Cristina Golinucci che in quel primo giorno di settembre si era recata al convento dei Frati Cappuccini di Cesena, dove aveva appuntamento con il suo padre spirituale, frate Lino. Un appuntamento a cui la ragazza non si è mai presentata. Combatte da allora Marisa Degli Angeli, madre della ragazza, per risolvere quello che per lei è un femminicidio. Nel parcheggio del convento è stata ritrovata la sua Fiat 500 azzurra e nient’altro. Poco fa, però, è arrivata una brutta notizia.
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Nuova richiesta di archiviazione del caso di Cristina Golinucci
Per la nona volta la Procura di Forlì chiede l’archiviazione del fascicolo sull’omicidio di Cristina Golinucci, sparita a 21 anni, il primo settembre del 1992, davanti al convento dei frati Cappuccini di Cesena, dove aveva un appuntamento con frate Lino Ruscelli, suo padre spirituale. Lo ha annunciato Barbara Iannucceli, l’avvocato che segue la madre della giovane, Marisa Degli Angeli, a sua volta presidente della sede emiliano romagnola dell’associazione Penelope che riunisce i familiari delle persone scomparse.
Il Gip a febbraio, dopo l’opposizione della famiglia, aveva ordinato nuove indagini, ma “nonostante gli sforzi profusi“, i pm forlivesi Antonio Vincenzo Bartolozzi e Laura Brunelli, sottolineano che non è stato possibile arrivare né alla localizzazione del cadavere né all’identificazione degli autori del fatto. Non è stato possibile sentire, perché nel frattempo deceduta, una donna che lavorava in un salone di parrucchiera, come indicato dal giudice che aveva detto di aver visto, nel giorno della scomparsa di Cristina, la ragazza nei pressi del convento in compagnia di un uomo sui 50-60 anni, quasi completamente calvo e con pochi capelli brizzolati.
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