
La scena che si è presentata davanti agli occhi del mondo è stata sconvolgente: il corpo di Papa Francesco, vestito con l’abito papale rosso, giaceva in una solenne quiete all’interno della Basilica. Tuttavia, ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione non è stata la sua figura, ma la folla di persone che, armate di smartphone, immortalavano il momento con selfie e sorrisi. Non c’erano preghiere, né silenzio reverente, ma solo un mare di pixel e vanità. (Continua…)
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Selfie davanti alla salma di Papa Francesco
La morte di Papa Francesco è stata trasformata in un contenuto da condividere. L’ultimo saluto è diventato una performance e il lutto un intrattenimento. Mentre il corpo del Papa giaceva esposto, l’attenzione era rivolta non a lui, ma ai riflessi di chi scattava le foto. “C’ero anch’io”, sembrano dire quei volti, come se la vicinanza alla morte potesse aumentare la loro rilevanza digitale. È una forma di necrofagia mediatica mascherata da devozione religiosa. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)