Un padre di due figli di 47 anni è morto dopo aver trascorso circa 200 ore in pronto soccorso. Si pensava che l’uomo avesse un’ulcera allo stomaco ma la diagnosi era in realtà ben peggiore: il 47enne aveva un tumore allo stadio terminale, scambiato erroneamente con qualcosa di meno grave. Il protagonista di questa triste vicenda è morto lo scorso 17 febbraio 2023. L’uomo è arrivato al pronto soccorso vomitando sangue. I medici sembra che in realtà sapessero che il 47enne aveva qualcosa di ben peggiore di un’ulcera. (Continua dopo le foto)
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Tumore scambiato per ulcera: un uomo muore al pronto soccorso
Il protagonista di questa tragedia è Danny Johnston, un uomo di 47 anni e padre di due figli. Il tutto è accaduto al Countess of Chester Hospital, dove l’uomo si è recato con sintomi come vomito con sangue. I medici hanno pensato che avesse un’ulcera. La moglie di Danny, Charlene, ha raccontato la vicenda, riportata dal Mirror.
“È andato a fare una radiografia il 14 gennaio e poi mentre stava uscendo è svenuto. A quel punto non stava molto bene. Siamo andati al pronto soccorso quando Danny ha detto che voleva fare una flebo, prendere i farmaci e andare a casa. Questo era il piano”. Poi a febbraio sono tornati in ospedale e un’infermiera ha informato la donna di una tremenda notizia. Charlene pensava che il marito avesse un’ulcera al duodeno, ma l’infermiera le ha spiegato che aveva una malattia ben peggiore: il cancro. (Continua dopo le foto)
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Cos’è successo in pronto soccorso
La moglie di Danny ha detto di essere rimasta scioccata nel sentire che il cancro era apparentemente elencato nelle cartelle cliniche di Danny nel novembre 2022, ma nessuno ne aveva parlato alla famiglia. L’infermiera ha informato Charlene soltanto un mese dopo la diagnosi. Danny infatti ha saputo di avere il cancro il 15 gennaio, un mese prima di morire. “Non credo che accettasse che fosse terminale. Pensava che avrebbe avuto almeno altri 10 anni”, ha rivelato Charlene.
Intanto un portavoce del Countess of Chester Hospital NHS Foundation Trust ha dichiarato alla stampa che l’ospedale farà di tutto per venire a capo di questa faccenda. “Sappiamo che la famiglia del paziente è preoccupata per le cure che abbiamo fornito e la nostra comunicazione con loro. Siamo spiacenti che questa sia stata la loro esperienza e che i nostri servizi non siano stati all’altezza agli elevati standard che ci siamo prefissati. Stiamo indagando attivamente sulla loro denuncia”, ha detto.