Personaggi tv. Massimo Mauro, le 3 cose che l’hanno salvato dell’infarto: ha svelato tutto. Classe 1962, Massimo Mauro è un dirigente sportivo, ex calciatore, politico e commentatore sportivo italiano. Il commentatore sportivo ha descritto i terribili istanti in cui, poco più di una settimana fa, è stato colpito da un infarto mentre giocava a padel a Catanzaro. L’ex calciatore di Juventus e Napoli, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato di essersi messo alle spalle il peggio, nonostante non abbia ancora dimenticato la paure di quei momenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Massimo Mauro, le 3 cose che l’hanno salvato dell’infarto: ha svelato tutto
Massimo Mauro, in un’intevista al Corriere della Sera, come riportato da Leggo, ha deciso di raccontare la sua terribile esperienza. Pochi giorni fa ha dovuto lottare contro un infarto. L’uomo ha descritto il tutto così: “Un dolore fortissimo al petto, mi sono fermato perché non riuscivo a respirare. Non ho pensato a nulla, speravo soltanto che passasse in fretta”. Il tutto è vvenuto mentre giocava a padel a Catanzaro: “Il mio amico è stato tempestivo e ha chiamato i soccorsi. Cinque minuti dopo essere arrivato in ospedale ero già in sala operatoria. In ambulanza, sì, mi sono passate tante cose per la testa. Anche l’infarto, speravo facessimo in fretta”.
Il malore è arrivato come un fulmine a ciel sereno: “Faccio controlli con regolarità ultimamente anche con maggiore frequenza. Mia sorella è morta per un cancro all’intestino e sono inserito in questo screening, ho avuto il Covid e mi sono beccato una brutta polmonite, il colesterolo era un po’ alto e quindi lo controllavo e facevo visite cardiologiche. Insomma, tutto mi sarei aspettato tranne l’infarto. Era scritto così. Ma le ripeto, sono un uomo fortunato. Ci sono tre cose in particolare a cui penso continuamente da quel giorno: ho avuto la lucidità di fermarmi; con me c’era un amico che conosce il primario dell’ospedale di Catanzaro; l’ambulanza è arrivata in 7 minuti”. (Continua a leggere dopo la foto)
Il pensiero a Luca Vialli
Dopo questa brutta esperienza con l’infarto, il pensiero di Massimo Mauro è volato all’amico Vialli: “Ce l’avevo fatta, ho pensato alle cose belle della vita, a tutte quelle a cui Luca (Vialli, ndr) ha dovuto rinunciare, alla ricerca che ha bisogno ancora del sostegno della nostra Fondazione, alla mia famiglia, agli amici. A tutte le piccole e grandi cose. Al padel, al golf che sono gli sport che mi piacciono tanto. Continuare a lavorare per favorire la ricerca sulla Sla, è l’eredità che mi ha lasciato Vialli, lo facevamo insieme. Con convinzione”.
Poi ha concluso dicendo: “Quando sarà stato trovato il farmaco che garantirà la guarigione posso anche immaginare di chiedere a Luca se lì ha bisogno di un’ala destra. Roberto Mancini però mi ha già smorzato l’ambizione. L’altro giorno mi dice: Massimo, se sei qui con tutti noi è perché a Luca l’ala non serve! Sono felice di aver sentito la vicinanza di centinaia di persone. In certi momenti apprezzi l’affetto, lo percepisci in maniera diversa”.