Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Natisone, l’ultimo grido d’aiuto di Patrizia prima della tragedia

Natisone, l’ultimo grido d’aiuto di Patrizia prima della tragedia – La camera ardente per Bianca Doros e Patrizia Cormos, travolte dalla piena del Natisone, è stata aperta nella giornata di ieri nella Casa Funeraria Mansutti al cimitero urbano di San Vito a Udine. Le loro salme sono state recuperate lo scorso 2 giugno. Ancora disperso risulta invece Cristian, il giovane di 25 anni che era con loro. Le ricerche del ragazzo vanno avanti senza sosta. E in queste ore sono state diffuse le richieste d’aiuto. (continua a leggere dopo le foto)

Leggi anche: Dispersi nel Natisone, la Procura ha preso un’importante decisione

Leggi anche: Dispersi nel Natisone, emerge un elemento preoccupante su una delle ragazze: cosa si sa

l'ultimo grido d'aiuto di Patrizia

Natisone, l’ultimo grido d’aiuto di Patrizia prima della tragedia

I giovani potevano fuggire? «Se ci fossi stato io e altri miei due colleghi e non quei tre ragazzi, ci saremmo salvati. Ma dovevamo conoscere il fiume e avremmo dovuto saper nuotare. Tra quei ragazzi, invece, c’era una persona che non sapeva nuotare. E quella persona non voleva passare l’acqua che si stava formando attorno a loro all’inizio. Ha convinto il maschio a non andarsene e restare con lei», così il sindaco di Premariacco (Udine), Michele De Sabata, al Tgr. (continua a leggere dopo le foto)

Leggi anche: Natisone, la mamma di Patrizia si rivolge a chi ha fatto i video: le sue parole

Leggi anche: “Questa immagine mi devasta”: Alessia Marcuzzi, il post commovente sulla tragedia del Natisone

Udine, tre ragazzi travolti dal fiume in piena: sono dispersi

Tragedia del Natisone, l’ultimo grido d’aiuto di Patrizia Cormos al 112

Qual è stato l’ultimo grido di aiuto dei ragazzi? «Venite a salvarci!», la richiesta, quasi una implorazione, che Patrizia Cormos ha fatto, in tono concitato, nelle telefonate al 112 con i soccorritori, mentre il livello dell’acqua del fiume Natisone continuava a salire. Una volta fornite le generalità la ragazza ha poi chiesto agli operatori: «Chiamate mia mamma».

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure