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“Boato pazzesco, come un terremoto”: terribile esplosione in Italia, ci sono morti

Esplosione alla Toyota

Italia, una terribile esplosione è avvenuta durante la serata di ieri, 23 ottobre 2024, in uno stabilimento produttivo localizzato in provincia di Bologna. L’evento è accaduto nella stessa data di uno sciopero dei dipendenti impiegati nella fabbrica volto a chiedere maggior sicurezza sul lavoro. Purtroppo, nell’incidente si sono registrati morti e feriti. Cosa sappiamo su quanto successo. (Continua a leggere dopo la foto…)

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Esplosione alla Toyota a Bologna

Esplosione alla Toyota di Bologna

Un fragore assordante, vetri andati in pezzi e le pareti che sembravano quasi vibrare. Sono queste le testimonianze di quell’esplosione l’ha vissuta dall’interno della fabbrica Toyota Material Handling. Si tratta di un’azienda multinazionale specializzata nella movimentazione delle merci e nella produzione di carrelli elevatori, situata in via Persicetana Vecchia a Borgo Panigale (Bologna).

Il Corriere della Sera riporta le parole di una delle lavoratrici che si trovava sul luogo di lavoro: «Sul momento ho pensato fosse un terremoto. Il botto è stato troppo forte, forse una batteria esplosa. È andata via la corrente, c’è stato un rumore enorme, siamo corsi tutti fuori: ci hanno detto che c’era odore di gas e di scappare, siamo usciti in strada. Ci hanno spostati in mensa. Ci hanno portati negli spogliatoi in pochi alla volta, con un vigile del fuoco. Siamo dall’altra parte dello stabilimento, ma l’onda d’urto ci aveva spostati tutti quanti». (Continua a leggere dopo la foto…)

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Esplosione alla Toyota di Bologna: cosa è successo

I timori per la sicurezza e lo sciopero

L’esplosione alla Toyota si è verificata poco prima della conclusione del turno pomeridiano di ieri, alle 17:20, e ha messo in pericolo i quasi 800 lavoratori dello stabilimento. Quasi per un brutale scherzo del destino, di lì a poco i sindacati avevano organizzato uno sciopero dei lavoratori per mettere in evidenza ancora una volta i problemi legati alla sicurezza nello stabilimento.

«Certe volte si pensa che si produca non con attenzione al rispetto delle procedure» ha raccontato al Corriere Gian Pietro Montanari, dell’assemblea Fiom, per anni delegato Toyota, «Scioperi ce n’erano già stati, l’ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato era divampato un incendio nel reparto verniciatura». 

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