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“Dritto e Rovescio”, la sorella di Giulia Cecchettin spiazza tutti su Filippo: “Non è un mostro”

News tv. Dritto e Rovescio, la sorella di Giulia spiazza tutti su Filippo – A “Dritto e rovescio” ha parlato Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato ieri, domenica 19 novembre 2023 in Germania. Parole forti le sue, dichiarazioni che stanno facendo il giro del web. (continua a leggere dopo le foto)

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“Dritto e Rovescio”, la sorella di Giulia Cecchettin spiazza tutti su Filippo: “Non è un mostro”

Elena Cecchettin è tornata parlare al termine della fiaccolata di Vigonovo in memoria della sorella di Giulia, la 22enne uccisa da Filippo Turetta. Intervistata in diretta Tv da ‘Dritto e rovescio’ la ragazza ha lanciato un altro messaggio rivolto proprio al giovane affinché l’omicidio della sorella non venga dimenticato: “Filippo Turetta non è un mostro, perché un mostro è l’eccezione della società, mentre lui è un figlio sano della società patriarcale, che è pregna della cultura dello stupro”. Un affondo durissimo. (continua a leggere dopo le foto)

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“Dritto e Rovescio”, la sorella di Giulia Cecchettin parla di cultura dello stupro

“La cultura dello stupro è quell’insieme di azioni volte a limitare la libertà della donna, come controllare il telefono, essere possessivi o fare catcalling”, ha poi proseguito Elena Cecchettin. “‘Non tutti gli uomini’ mi viene detto, ed è vero, però sono sempre gli uomini che traggono beneficio da questo tipo di società patriarcale Gli uomini devono essere i primi a richiamare i loro colleghi che controllano i telefoni delle proprie ragazze, che fanno catcalling, devono essere ostili ai comportamenti che possono sembrare banalità ma sono il preludio dei femminicidi”, ha aggiunto la giovane. (continua a leggere dopo le foto)

“Il femminicidio è un omicidio di potere, è un omicidio di Stato”

“Il femminicidio è un omicidio di potere, è un omicidio di Stato, perché lo Stato non aiuta e non tutela noi donne. Bisogna prevedere allora un’educazione sessuale e affettiva nelle scuole per prevenire queste cose, bisogna finanziare i centri antiviolenza per far sì che siano davvero pronti ad aiutare le donne che ne hanno bisogno”, ha detto sempre Elena Cecchettin. Sul finale la sorella della vittima ha dichiarato: “E per Giulia, vi chiedo, non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto”.

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