Analisi dei reperti e gestione delle prove
Il genetista Marzio Capra, intervenuto telefonicamente, ha riferito che la garza oggetto di discussione era già stata aperta e analizzata nel 2007: “Era ammuffita, e per questo non fu utilizzata per confronto, preferendo sangue e tessuti“. Di fronte alle contestazioni, Capra ha puntualizzato: “Quella garza era nota, era stata esaminata da me e dal RIS. La muffa era evidente. Abbiamo agito con i mezzi dell’epoca e abbiamo un verbale dettagliato che lo certifica“. Capra ha inoltre ricordato che all’epoca non si utilizzavano le mascherine, aspetto che potrebbe aver favorito contaminazioni.
Il criminologo Massimo Picozzi ha sollevato la possibilità che strumenti come le pinze, se usati su più corpi, avrebbero potuto provocare una contaminazione incrociata delle prove. La discussione si è poi spostata sulla gestione dei reperti, sull’ipotetica presenza di più persone sulla scena del crimine e su oggetti della casa dei Poggi erroneamente ritenuti scomparsi, ma in realtà sempre rimasti al loro posto, come mostrato da Gianluigi Nuzzi.


Interrogatori, omissioni e tensioni in studio
Un ulteriore elemento di discussione ha riguardato gli interrogatori di Andrea Sempio e dei suoi amici: un video diffuso durante la puntata ha messo in luce interruzioni nei verbali non riportate nei documenti ufficiali. Carmen Pugliese ha riconosciuto: “L’irregolarità c’è, ma bisogna capire se ha avuto impatto sulla condanna di Stasi”. Carmelo Abbate ha commentato: “La PM ha chiuso le indagini senza aver ascoltato Sempio, nonostante un’annotazione del Colonnello Bruno che segnalava anomalie nelle sue dichiarazioni“. Tuttavia, il Colonnello Cassese ha specificato che la chiusura delle indagini è avvenuta dopo l’interrogatorio.
Lo scontro tra le parti ha acceso i toni in studio: “È un falso tecnico non riportare i movimenti!” ha affermato Abbate.
“Meno male che non hai fatto il magistrato, hai creato nuove fattispecie di reato”, ha risposto ironicamente la Pugliese.
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Le nuove piste e le possibili riaperture
I nuovi elementi emersi durante la puntata pongono l’accento sull’importanza delle analisi scientifiche e della corretta gestione delle prove nei processi di cronaca giudiziaria. I casi Poggi e Resinovich sembrano destinati a rimanere sotto i riflettori ancora a lungo, anche grazie alla pressione mediatica e alle evidenze tecniche che continuano a emergere.