Ore 14, i numeri che hanno convinto la Rai
L’idea è quella di offrire un approfondimento giornalistico in fascia serale a costi contenuti, senza però sacrificare la qualità. Secondo fonti vicine ai palinsesti, il budget destinato a Infante sarebbe pari a circa un terzo di quello investito per altri format d’inchiesta, come quello condotto da Antonino Monteleone. A spingere la Rai verso questa decisione è stato anche il buon rendimento di Ore 14. Nonostante la concorrenza agguerrita, su tutte Caterina Balivo con La Volta Buona e le soap di Canale 5, il talk di Rai2 ha saputo costruirsi una propria identità e un pubblico fedele, arrivando in più occasioni a toccare il 10% di share. Risultati significativi per una rete come Rai2, spesso in difficoltà nel daytime, e che oggi cerca di riposizionarsi puntando su contenuti d’informazione coinvolgenti ma accessibili. (Continua dopo le foto)

Il futuro di Ore 14
La promozione in prima serata rappresenta quindi un possibile cambio di passo definitivo per Milo Infante, che da anni presidia con rigore e passione la fascia pomeridiana di Rai 2. I vertici della Rai sembrano credere nella possibilità di trasformare il talk in un pilastro della programmazione serale, dimostrando come anche un prodotto giornalistico possa ambire a uno slot di prestigio. La Rai scommette su Milo Infante.