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Vaccino, Fabrizio Pregliasco: “Ci sarà il bisogno di un’iniezione periodica”

Il virologo Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas, ha parlato della situazione della pandemia a Libero Tv. Il medico ha fatto il punto sui contagi, sull’uso delle mascherine e sui vaccini. Ci sarà bisogno della quarta dose?

Fabrizio Pregliasco: “Il virus continua a circolare”

“Il virus circola soprattutto a causa delle nuove contagiosissime varianti”, ha spiegato il virologo Pregliasco. Infatti in queste ultime settimane i casi stanno aumentando. Tuttavia lo fanno in maniera graduale: questo a causa dell’arrivo della bella stagione e anche della protezione fornita dai vaccini. “Secondo i modelli matematici verso la metà di maggio i casi dovrebbero tornare a diminuire”, ha precisato Pregliasco. Comunque bisogna mantenere la linea della prudenza perché il Covid non è scomparso. “Questo virus, che ora colpisce con due sottotipi, si mescola e crea nuove variazioni, che sono da monitorare per capire come affrontarle”.

Poi ha fatto il punto sulle mascherine, un oggetti che tanto vorremmo togliere, ma che è meglio tenere. “Io credo che questo virus rimarrà con noi. Ogni Paese ha preso decisioni diverse in questa fase della pandemia. Mi rendo conto che c’è voglia di togliersi la mascherina, io dico che nel futuro la dovremo usare come se fosse un paio di occhiali da sole”.

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Bisognerà fare la quarta dose? Il consiglio di Pregliasco

Secondo il virologo tre vaccini non bastano. “Sui vaccini, credo che ci sarà il bisogno di un’iniezione periodica. Ora però dobbiamo insistere sull’importanza della quarta dose per i fragili e gli anziani, perché il virus continua a circolare”. In molti poi, hanno manifestato i sintomi del Long Covid e Pregliasco a proposito di ciò ha spiegato che “il vaccino serve proprio per evitare gli effetti più pesanti della malattia: questo virus agisce non solo sull’apparato respiratorio ma anche su quello cardiocircolatorio, insieme con una stanchezza prolungata e una sorta di nebbia mentale. Spero che le nuove terapie possano servire per un’azione immediata per ridurre gli effetti pesanti della malattia”, ha concluso.

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