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Manuel Bortuzzo, la fantastica notizia per l’amato campione

Manuel Bortuzzo Paralimpiadi

PERSONAGGI TV. Manuel Bortuzzo è uno dei 24 atleti italiani selezionati per partecipare ai Mondiali paralimpici di Manchester, che si terranno dal 31 luglio al 6 agosto. Prima di essere costretto su una sedia a rotelle a causa di un proiettile vagante, Bortuzzo era un nuotatore di stile libero.

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Manuel Bortuzzo, l'annuncio durante l'intervista: le sue paure

Il blocco mentale e la sfera emotiva

Durante l’intervista con Alberto Dolfini, Manuel Bortuzzo afferma che “il blocco più forte è a livello mentale, una lotta continua con i ricordi, non solo nella sfera emotiva, ma anche in quella fisica, legata proprio ai movimenti in acqua. Ho passato due anni in cui volevo nuotare, ma sentivo il peso di farlo quasi per forza. Nessuno mi aveva mai chiesto se lo volessi davvero. Sta proprio qui la differenza, adesso lo voglio io, mi piace e lo voglio fare”. Il campione Bortuzzo rivela di essersi sbloccato quando ha partecipato al Grande Fratello, un contesto completamente diverso da quello a cui era abituato come atleta. Nonostante sia stata un’esperienza intensa e non facile, ha avuto anche aspetti positivi, come la grande voglia di tornare in acqua. Bortuzzo ringrazia poi Aldo Montano, che è diventato un punto di riferimento nella sua vita e lo considera come un fratello. Prima di ogni gara, si sentono e Montano trova sempre le parole giuste per tranquillizzarlo: è uno degli artefici di questo grande ritorno.

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Manuel Bortuzzo

Paralimpiadi, Manuel Bortuzzo parla di Paltriniei

Manuel Bortuzzo parla anche di Greg Paltrinieri, nuotatore italiano di fama mondiale, dicendo: “L’ho sentito su Whatsapp anche dopo l’ultima gara di qualifica a Berlino, in cui ha vinto medaglie e stabilito record, e gli ho detto che mi sono sentito come lui. Spesso molti risultati vengono dati per scontati, ma non si sa cosa ci sia dietro”. Attualmente, Bortuzzo lavora per nuovi obiettivi e afferma di essere ancora un “pesciolino nel mare paralimpico”. A Berlino, si è trovato accanto al 35enne greco Antonios Tsapatakis, secondo nel ranking mondiale, e si sentiva come una sfida per un professionista. Ora, guarda attorno a sé e cerca di apprendere dai suoi colleghi. L’esempio degli altri atleti paralimpici è un’ispirazione per lui: ha imparato molto da coloro che, finalmente, può chiamare i suoi nuovi compagni di Nazionale.

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