Giulio Drago è morto, addio allo storico portiere dell’Empoli
Il calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Giulio Drago, storico portiere dell’Empoli e cresciuto nel settore giovanile della Juventus. Drago è morto all’età di 62 anni giovedì 18 aprile 2025, presso l’ospedale di Empoli, dopo una lunga malattia contro cui ha lottato con grande riservatezza e dignità. Figura simbolica per il club toscano e molto amata anche fuori dal campo, lascia un segno indelebile nella memoria del calcio italiano. Nato a Caltagirone, in provincia di Catania, il 25 giugno 1962, Drago aveva scelto Empoli come sua seconda casa: qui aveva messo radici e aperto un’attività immobiliare dopo il ritiro dal calcio giocato. Ma è soprattutto per i suoi anni tra i pali che viene oggi ricordato, con rispetto e affetto da parte di tifosi, compagni e dirigenti. (Continua dopo le foto)
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Una carriera tra Juventus, Cremonese, Bari e la storica promozione con l’Empoli
Drago aveva iniziato il suo percorso sportivo con la Juventus, dove vinse due edizioni consecutive della Coppa Italia Primavera (1981-82 e 1982-83). Dopo l’esordio tra i professionisti con la Cremonese, vestì anche le maglie di Bari e Triestina, prima di arrivare a Empoli nell’estate del 1984, quando il club militava ancora in Serie B. Fu protagonista assoluto della storica promozione in Serie A nel campionato 1986-87, un traguardo leggendario per la società toscana. Rimasto in azzurro fino al 1989, Drago contribuì in modo decisivo anche alla salvezza nel massimo campionato, entrando nel cuore dei tifosi. Rientrò poi brevemente nella stagione 1994-95, chiudendo la carriera con 185 presenze totali in maglia empolese. (Continua dopo le foto)

Il record di imbattibilità che ha scritto la storia
Giulio Drago non è stato solo un protagonista di un periodo d’oro per l’Empoli, ma anche un recordman: nel campionato di Serie A 1987-88, stabilì 491 minuti consecutivi senza subire gol, un dato che ancora oggi viene citato tra le più grandi imprese difensive del club toscano. La sua solidità tra i pali, unita a una personalità tranquilla e determinata, gli permisero di guadagnarsi un posto speciale nella storia dell’Empoli. A rendere omaggio a Giulio Drago è stato l’intero Empoli Football Club, che in un comunicato ufficiale ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia. “È stato protagonista di anni bellissimi, di una pagina di storia indimenticabile per la nostra società. Il portiere del primo Empoli che conquistò la Serie A e successivamente la salvezza. Chiusa la carriera da calciatore, ha collaborato per tanti anni con la nostra società come preparatore dei portieri nel settore giovanile”, ha detto il presidente Fabrizio Corsi. La società ha sottolineato non solo le sue qualità tecniche, ma anche il contributo umano nella crescita di tanti giovani portieri, grazie alla sua esperienza e al suo stile educativo.