Una nuova e clamorosa scoperta sul Covid-19 sconvolge il mondo. A rivelarlo è il presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), Giorgio Palù, in un’intervista al “Corriere”. Le sue parole aprono uno squarcio nella storia della diffusione del virus. Molti avevano già preso in considerazione questa ipotesi, ma adesso le parole di Palù potrebbero fornire quasi una prova. (Continua dopo la foto…)
Cos’è il Covid-19
Il COVID-19 è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 ed è conosciuto anche come coronavirus. I primi casi sono stati riscontrati verso la fine del 2019 in Cina, mentre all’inizio del 2020 si sono diffusi a macchia d’olio in tutto il mondo, provocando un enorme pandemia. Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio e i sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, tosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli), astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea. Sintomi caratteristici del Covid-19, invece, sono la perdita dell’olfatto e la perdita del gusto. Nei casi più gravi si può verificare una polmonite. Le aziende farmaceutiche hanno messo a punto un vaccino per contrastare la diffusione del virus. Esso ha sicuramente rallentato la corsa del virus, ma nel frattempo si sono diffuse le varianti. Dopo più di due anni, il 31 marzo 2022 sarà definitivamente abolito lo stato d’emergenza. Il paese si appresta a “convivere” con il temutissimo virus. (Continua dopo la foto…)
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Covid-19, la nuova clamorosa scoperta
Una nuova clamorosa scoperta sul virus che ha segnato gli ultimi due anni. Torna in auge, infatti, l’ipotesi che a scatenare la pandemia sia stato un virus fuoriuscito involontariamente da un centro di ricerca. A rivelarlo è Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco: “Lo spillover con salto di specie animale-uomo potrebbe essere stato compiuto per cause accidentali da un virus del pipistrello sperimentalmente adattato a crescere in vitro“.
Palù, ai microfoni del Corriere, ha poi aggiunto: “È suggestivo un dato […] Il ceppo prototipo di Wuhan, quello che ha cominciato a manifestarsi in Cina con forme gravi di polmonite, e tutte le varianti che ne sono derivate, anche quelle considerate non interessanti nella classificazione internazionale, presentano una caratteristica affatto peculiare. Nel gene che produce la proteina Spike, appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente ad un gene umano e assente da tutti i genomi dei virus umani, animali, batterici, vegetali, sinora sequenziati. La probabilità che si tratti di un evento casuale è pari a circa una su un trilione”.