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È morto Luciano, addio alla voce italiana: chi era

Mercoledi 13 marzo è morto all’età di 69 anni Luciano, la voce della metro B. L’uomo era sempre stato appassionato di tecnologia, tanto che era entrato nell’Acotral come perito elettronico. Grazie alla sua voce vista da tutti come “calda e rassicurante” è diventato il simbolo della linea blu della capitale.

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Chi era Luciano

Nato nel 1954, Luciano De Luca viveva nel quartiere Prenestino Labicano. Fin da giovane ha mostrato interesse per l’elettronica e l’informatica. Dopo il diploma presso l’Istituto Tecnico Industriale Giorgi di Roma, ha iniziato la sua carriera professionale come insegnante di elettronica, prima di unirsi ad Acotral nel 1980. Il suo nome è per al maggior parte sconosciuto, ma per i cittadini di Roma la sua voce è inconfondibile. È lui, infatti che annuncia i treni in arrivo nelle stazioni della Metro B. Nelle banchine della metropolitana ci sono cartelli con i tempi previsti degli arrivi dei convogli alla fermata.

Non si tratta di rilevamenti in tempo reale, ma di una stima calcolata in base alle medie di percorrenza dei treni, grazie a un software sviluppato all’interno degli uffici Atac dove lavorava De Luca. Durante la realizzazione di questo software, De Luca registrò alcuni messaggi di prova per mostrare il funzionamento del sistema. Quegli annunci vengono utilizzati ancora oggi nelle stazioni della Metro B. (continua dopo la foto)

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Il ricordo del figlio di Luciano

A RomaToday, Alessio, il figlio di Luciano, ha raccontato come il software creato insieme a suo padre abbia rivoluzionato il modo in cui gli annunci venivano gestiti: “Il sistema acquisisce i dati direttamente dal telecomando del traffico. Un apparato fondamentale per realizzare la sicurezza e l’automazione del traffico ferroviario. In questo modo è in grado di conoscere la posizione dei treni in circolazione e, in base ad alcune tabelle che mio padre aveva elaborato e calcolato, a stimare i tempi di arrivo dei treni in ogni stazione, quindi i messaggi di attesa sui cartelli luminosi. Anche i cartelli infatti dipendono dallo stesso sistema. I test erano venivano eseguiti “in una sala di registrazione improvvisata nella mia cameretta con un microfono da pochi euro. Quei messaggi erano concepiti come una prova, invece sono stati scelti dalla dirigenza aziendale come la voce ufficiale della metro B”, ha aggiunto.

La passione di Luciano per la tecnologia si estendeva ben oltre il sistema di annunci della metro. Ha sviluppato e mantenuto software per il controllo remoto degli ascensori e delle scale mobili, dimostrando costantemente la sua dedizione e competenza nel campo dell’informatica. Anche dopo il suo pensionamento nel 2019, il suo contributo non è stato dimenticato. I colleghi hanno voluto onorarlo con una targa commemorativa, riconoscendolo come “The Voice of Subway” (La voce della metropolitana, ndr).

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