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Era uno degli attori italiani più amati dal pubblico: che fine ha fatto oggi

Che fine ha fatto oggi pasquale Finicelli

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso, poi Mirko finita la pioggia incontra e si scontra con Licia…“. Questa la sigla di uno dei cartoni animati più amati dai bambini, nato a ridosso degli anno ’80. Visto il successo dell’anime tratto dall’omonimo manga di Kaoru Tada, in Italia fu creata la serie tv con protagonisti Pasquale Finicelli e Cristina D’avena. Intervistato da La Stampa Finicelli racconta: “Piacevamo ai bambini ma anche a nonni e genitori, dicevano che per colpa nostra non potevano più guardare il tg perché andavamo in onda alle venti”. Per questo dopo Kiss Me Licia seguirono le serie Licia dolce Licia, Teneramente Licia e Balliamo e cantiamo con Licia, con grande seguito di pubblico. Ma se Cristina è diventata un personaggio notissimo e richiesto del mondo dello spettacolo, lo stesso non è per Finicelli. (continua dopo la foto)

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Pasquale adesso lavora come autista personale di un manager a Milano, ma le persone continuano a fermarlo per strada riconoscendolo anche se i capelli gialli sono solo un brutto ricordo lontano. Il suo volto sorridente è rimasto impresso nella mente dei suoi fan che gli chiedono di scattare selfie insieme: “Io mi vergogno un po’ però è eccezionale che ancora si ricordino di me“, ha dichiarato. (continua dopo la foto)

pasquale finicelli

Le scelte sbagliate

Il piccolo schermo è stato per Pasquale un avvenimento improvviso, dopo aver lasciato le sue foto all’agenzia Giancarlo Caremoli, l’hanno richiamato per un progetto su Italia 1. “Io venivo da Napoli – ricorda – non avevo idea di dove fosse Cologno, fermai un motociclista e lo pregai di portarmi”. Quando ricevette la parte fu sua chiamò la madre per darle la bella notizia e per comunicarla che avrebbe potuto aiutarla economicamente: “Ce l’ho fatta, mi vedrai tutti in giorni in televisione e vi passerò ogni mese questo tot

Purtroppo il mondo dello spettacolo è come un giro sulle montagne russe e un avventura continua. “Già alla fine della seconda serie volevo mollare ma la produzione mi convinse a girare la terza e la quarta stagione”. Il suo manager dell’epoca lo assecondò: “Mi promette Sanremo e altri grandi palchi e io mi convinco a mollare, sbagliando, perché ho perso tutto“, dice con un velo di rimpianto Finicelli. Pasquale deve molto alla sua famiglia: “Devo ringraziare la mia famiglia se sono riuscito ad affrontare quella delusione. Ero giovane, avrei potuto deprimermi, invece avevo chiare le cose importanti e sono ripartito senza vergogna, sempre col sorriso“.

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