
Nuovo virus, scatta l’allarme anche in Italia: il primo caso. I sintomi e a cosa fare attenzione – Tutto è cominciato con un ritorno a casa. Un viaggio, il rientro in Emilia, qualche linea di febbre, un dolore improvviso alle articolazioni. Nulla di strano, in apparenza. Ma qualcosa non tornava: la stanchezza estrema, la nausea, quei segni sulla pelle. E poi il sospetto dei medici, le analisi, il verdetto. Da quel momento, una tranquilla frazione nel Bolognese è finita al centro di un’emergenza sanitaria.

Nuovo virus, scatta l’allarme anche in Italia: il primo caso, i sintomi e a cosa fare attenzione
Il primo caso è stato registrato a San Marino di Bentivoglio, nel cuore dell’Emilia-Romagna. Il paziente, rientrato da una zona tropicale a rischio, è risultato positivo al virus Chikungunya. È il cosiddetto “caso zero”, il punto di partenza che ha attivato l’intera rete di sorveglianza nazionale. La notizia ha fatto scattare un protocollo immediato: disinfestazioni straordinarie, controlli, indagini epidemiologiche e profilassi, con il coinvolgimento dell’Azienda Usl di Bologna, del Comune e della Regione Emilia-Romagna. Ma non solo: il paziente aveva soggiornato anche a Rovigo, dove è partita una disinfestazione d’emergenza per contenere ogni possibile rischio.

Che cos’è la Chikungunya
Il virus Chikungunya è trasmesso dalla puntura di zanzare infette, in particolare le femmine delle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus (meglio note come zanzare tigre). Il nome deriva da una lingua africana, il Makonde, e significa: “ciò che si piega”. Un riferimento alla postura curva e dolorosa dei pazienti colpiti, piegati dalla sofferenza articolare debilitante che accompagna l’infezione.
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