Il Papa che scappava dalla scorta
Uno dei dettagli più incredibili riguarda la quotidianità a Santa Marta. Il Papa, noto per la sua spontaneità, spesso lasciava la residenza da solo. “La Gendarmeria mi chiamava dicendo che era uscito senza avvisare. Dovevamo intercettarlo alla buona. Lui si fermava ai semafori, abbassava il finestrino e salutava i passanti. Le persone lo riconoscevano solo in quel momento. I loro volti erano increduli,” racconta con un sorriso Carnevale.
I racconti si fanno quasi cinematografici. Carnevale ricorda quando, durante la pandemia, fu chiamato all’improvviso per accompagnare Bergoglio alla chiesa di San Marcello in via del Corso, deserta per via del lockdown. “Indossavo un semplice giubbotto e dovetti correre, non c’era tempo.”
Un altro episodio lo vede a bordo di uno scooter per intercettare il Papa che stava andando in visita a una signora anziana, sua amica, nel quartiere Trieste. “Lo hanno sempre chiamato ‘Papa del popolo’, e ora so che quel soprannome è più che meritato.” (continua dopo la foto)
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L’ultimo saluto e le parole del Papa agli uomini della sicurezza
L’ultimo incontro tra Carnevale e papa Francesco risale a marzo, durante il ricovero del Pontefice al Gemelli. “Sono andato a trovarlo. L’anno prima ci eravamo salutati al G7 di Fasano. Gli dissi: ‘Santità, non riesce proprio a liberarsi di me!’”. Un legame autentico, forgiato da anni di vicinanza e da un rispetto profondo. Nel febbraio 2022, Bergoglio ha voluto ringraziare ufficialmente Carnevale e i suoi colleghi con un’udienza privata. Le sue parole racchiudono tutta la sua visione del servizio: “Il vostro lavoro è prendersi cura delle persone. A volte sono pesanti o fastidiose, ma voi le trattate come sono, nella vita. Proprio come Dio fa con noi.”