La profezia di Malachia sul prossimo Papa: cosa dice
Il quotidiano britannico Daily News ha recentemente fatto notare che tre cardinali tra i più accreditati per il ruolo di successore di Bergoglio portano tutti il nome di Pietro: Pietro Parolin, Peter Turkson e Peter Erdo. Questo ha alimentato i sospetti di chi, preso dal fascino della profezia, crede che uno di loro possa davvero diventare “Pietro il Romano”. E, naturalmente, la previsione di un’apocalisse non sembra mai troppo lontana, soprattutto in un periodo storico segnato da guerre, disastri climatici e crisi economiche. Secondo chi crede nella profezia, la fine del mondo sarebbe imminente, con l’elezione di uno di questi cardinali, subito dopo la morte di Francesco. (continua a leggere dopo le foto)

La profezia di Malachia sul prossimo Papa: cosa salta fuori
Nonostante il fascino che la profezia continua a esercitare, molti storici hanno messo in discussione la sua autenticità. Infatti, il monaco Arnoldo Wion, che nel 1595 portò alla luce la profezia, non è mai riuscito a dimostrare l’esistenza del manoscritto originale. La sua ricostruzione, che lo vedeva come un erede della visione di San Malachia, è stata oggetto di dubbi, poiché nessuna traccia del documento era mai emersa prima di quella pubblicazione. Inoltre, la biografia di San Malachia non fa alcun riferimento a questo famoso manoscritto e nemmeno il Vaticano ne ha mai confermato l’esistenza. Gli esperti sottolineano anche che l’elenco dei papi contenuto nella profezia presenta alcuni errori storici, e include addirittura antipapi, figure non ufficialmente riconosciute dalla Chiesa. Il vero punto di forza della teoria del falso risiede nel fatto che le descrizioni contenute nella profezia coincidono in modo sospetto con quelle di un libro pubblicato nel 1557, Storia ecclesiastica di Onofrio Panvinio, che alcuni studiosi ritengono essere la fonte di questa invenzione.