Grave lutto nel mondo del calcio: Sinisa Mihajlovic è morto oggi all’età di 53 anni. Ha giocato nella Roma, Lazio e Sampdoria poi aveva allenato il Bologna. Da tempo soffriva di una grave malattia, proprio per questo è morto il grande sportivo. Soltanto lo scorso aprile, il famoso allenatore serbo aveva fatto ritorno in ospedale: la sua terribile malattia lo aveva colpito ancora. L’atleta però ha sempre potuto contare sull’affetto dei suoi familiari, sempre presenti nella sua vita, per circondarlo d’amore.
Sinisa Mihajlovic è morto, addio al famoso calciatore
Solo di qualche settimana fa, Sinisa aveva fatto la sua ultima uscita pubblica. Ha voluto fare una sorpresa a Zeman, in occasione della sua presentazione del libro: il calciatore si è presentato nella libreria dove si stava svolgendo l’evento. L’Ansa ha riportato il messaggio della famiglia per la morte dell’allenatore. “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic”, ha scritto il quotidiano nazionale.
Mihajlovic era da tre anni impegnato nella lotta contro la leucemia. L’uomo ha sempre lottato con coraggio finché la malattia non l’ha sopraffatto. Proprio ieri, giovedì 15 dicembre, i fan erano in allarme dopo il tweet del giornalista Clemente Mimun che aveva scritto “Forza Sinisa!”, lasciando intendere che le condizioni dell’allenatore serbo si fossero aggravate.
LEGGI ANCHE: Sinisa Mihajlovic, l’annuncio della moglie sui social fa venire la pelle d’oca
Chi era il calciatore
Mihajlovic è un calciatore di origine croata. Da giovanissimo è approdato in Italia dove ha potuto intraprendere una proficua carriera da giocatore. Ha fatto due stagioni con la Roma per poi diventare leader della Sampdoria. Nel 1998, divenuto uno dei migliori difensori della Serie A, è passato alla Lazio. Sei stagioni in cui Mihajlovic ha brillato. Ha potuto festeggiare vari traguardi: lo storico scudetto nel 2000, due Supercoppe italiane (1998 e 2000) e due Coppe Italia (2000 e 2004), una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea (1999). Infine ha giocato con la maglia dell’Inter dal 2004 al 2006. A gennaio 2019 Mihajlovic viene chiamato a Bologna dopo l’esonero di Filippo Inzaghi, riuscendo ancora una volta non solo a salvare i rossoblù dalla retrocessione, ma a risollevarli fino alla decima posizione.