
Tempesta di sabbia, voli sospesi e migliaia di persone soccorse: cosa sta succedendo – Una gigantesca tempesta di sabbia ha investito il centro e il sud dell’Iraq nella giornata di lunedì 14 aprile, costringendo oltre 1.800 persone a ricorrere a cure mediche per gravi problemi respiratori. Una scena quasi apocalittica: visibilità ridotta a meno di un chilometro, ospedali presi d’assalto e voli cancellati. (continua a leggere dopo le foto)
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Tempesta di sabbia, voli sospesi e migliaia di persone soccorse: cosa sta succedendo
Secondo le autorità aeroportuali, l’enorme nube di polvere sollevata dal vento ha imposto lo stop temporaneo dei voli negli aeroporti di Najaf e Bassora, due delle principali città del sud del Paese. La situazione più critica si è registrata nella provincia meridionale di Muthana, dove – stando a quanto dichiarato da Mazen el-Egeili, direttore locale delle autorità sanitarie – gli ospedali hanno trattato oltre 700 casi di soffocamento. L’emergenza ha comportato l’interruzione dei voli negli aeroporti di Najaf e Basra e frequenti blackout elettrici. (continua a leggere dopo le foto)

Tempesta di sabbia in Iraq: caos voli e problemi respiratori
A Najaf, un fotografo dell’AFP ha ripreso poliziotti e passanti mentre cercavano di proteggersi come potevano, coprendosi bocca e naso con mascherine. In un altro scatto drammatico, un giovane visibilmente in difficoltà respiratoria viene assistito da un paramedico che gli somministra ossigeno a bordo di un’ambulanza. Ma non è finita. A Diwaniya, nel sud del Paese, si contano 322 persone colpite da difficoltà respiratorie; altre 174 nella provincia di Dhi Qar, e 361 nella regione di Bassora. Numeri che, sommati, raccontano di un’emergenza sanitaria diffusa e trasversale, che ha colpito uomini, donne e bambini.
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