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Tempesta di sabbia, voli sospesi e migliaia di persone soccorse: cosa sta succedendo

Tempesta di sabbia in Iraq: gravi disagi a Baghdad

Secondo quanto riferito dall’agenzia meteorologica statale INA, la causa della tempesta sarebbe da attribuire ai forti venti di superficie provenienti dall’est dell’Arabia Saudita e dal sud-ovest dell’Iraq. Un mix esplosivo che ha spazzato via la visibilità, riducendola drasticamente e lasciando una coltre densa e soffocante. Baghdad, in serata, è stata raggiunta dai venti, ma per la capitale si prevede un impatto più contenuto rispetto al sud del Paese. (continua a leggere dopo le foto)

Il fenomeno purtroppo non è nuovo

Il fenomeno, purtroppo, non è nuovo. Anche se nel 2023 e nel 2024 si era registrata una tregua relativa, negli ultimi anni le tempeste di sabbia si sono fatte sempre più frequenti e violente. L’Iraq, secondo le Nazioni Unite, è tra i cinque Paesi più esposti al cambiamento climatico, e paga il prezzo di una desertificazione crescente: il 39% del suo territorio è colpito. Le soluzioni? Secondo le autorità locali e le organizzazioni ambientali, è urgente intervenire con misure strutturali, come la creazione di foreste frangivento e progetti di rinaturalizzazione.

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