Social. Terremoto in Friuli, scossa di magnitudo 2.9: paura tra i residenti. L’Italia continua a tremare e una nuova scossa è stata registrata questa mattina presto in Friuli, con precisione nella provincia di Pordenone. A renderlo noto è la Protezione civile regionale precisando che l’evento è stato accertato dal dal Centro di ricerche sismologiche OGS e che non ha provocato danni a cose o a persone. Vediamo nel dettaglio l’orario in cui è stato registrato e l’ipocentro preciso. Nel frattempo resta la paura tra gli abitanti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Terremoto in Friuli, scossa di magnitudo 2.9: paura tra i residenti
Terremoto a Pordenone nelle prime ore di questa mattina. Una scossa di terremoto è stata registrata alle 4:41 di magnitudo 2.9 a 9 chilometri a Est-NordEst da Claut (Pordenone), alla profondità di 12 chilometri, praticamente a pochi chilometri dal luogo dove si è verificato un’altra scossa due giorni fa. A renderlo noto è la Protezione civile regionale precisando che l’evento è stato accertato dal dal Centro di ricerche sismologiche – Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale-Ogs e che non ha provocato danni a cose o a persone. Per ora resta solo un grosso spavento e gli abitanti restano vigili in caso di ulteriori scosse nelle prossime ore. (Continua a leggere dopo la foto)
Qualche curiosità in più sulla città di Pordenone
Pordenone è un comune italiano di 51 740 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Principale città del Friuli occidentale (o destra Tagliamento), sorta sulla sponda occidentale del fiume Noncello (il cui breve corso termina poco oltre nel fiume Meduna, principale affluente del Livenza), al centro di un’area urbana di circa 86 000 abitanti costituita con il comune di Cordenons, a est, e quello di Porcia, a ovest, la sua passata vocazione portuale si evidenzia nel nome Portus Naonis (in latino “porto del Naone”). Già capoluogo dell’omonima provincia, è sede dell’omonimo ente di decentramento regionale (EDR), istituito con Legge regionale 29 novembre 2019, n. 21, ed operativo dal 1º luglio 2020. Anche dopo la soppressione della provincia, il comune di Pordenone ha mantenuto le prerogative connesse alla qualifica di “capoluogo di provincia”.
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