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Fino a 15mila euro di multa per chi usa il “pezzotto”: ecco che cos’è

Multe pezzotto cos'è

News tv. Fino a 15mila euro di multa per chi lo fa: è allarme nelle case degli italiani. Il “pezzotto” è uno strumento che usano purtroppo molti italiani per poter tifare la propria squadra del cuore. Come ben sappiamo, il calcio è visibili in Italia solo attraverso le varie piattaforme streaming, le quali ovviamente hanno un costo mensile o annuo in base al proprio abbonamento. Per evitare di pagare cifre enormi molti tifosi sono ricorsi all’utilizzo, illegale, del “pezzotto”. Vediamo nel dettaglio che cos’è, come funziona e soprattutto quali sono le nuove regole del Governo per contrastarne l’uso. (Continua a leggere dopo la foto)

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Fino a 15mila euro di multa per chi usa il “pezzotto”: ecco che cos’è

Sono milioni gli utenti che negli ultimi anni hanno trovato il modo per accedere ad eventi sportivi, film e serie tv in streaming ad un prezzo irrisorio. È il cosiddetto “pezzotto” e con questo termine si fa riferimento al set box, di solito android, che consente la visione a pochi euro dei servizi a pagamento come Sky, DAZN, Netflix e Disney+. In pratica un decoder che riceve il segnale dei canali televisivi grazie al sistema Iptv (tv tramite internet). Si tratta di una modalità di distribuzione illecita di tutti quei contenuti fruibili su tv, smartphone, pc e tablet che sfrutta un sistema di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche.

La Camera ha approvato nuove norme per contrastare l’uso del “pezzotto”. L’obiettivo è di bloccare la visione pirata delle partite o dei film, dopo 30 minuti della loro diffusione. In queste ore è arrivato il primo via libera al provvedimento per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita online di contenuti tutelati dal diritto d’autore. Con sanzioni che prevedono fino a 3 anni di reclusione e 15 mila euro di multa. Alla Camera dei deputati è passato con 252 voti favorevoli e nessuno contrario. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa cambia con questa nuova manovra

Dopo l’approvazione della Camera, la legge dovrebbe procedere in modo spedito e senza modifiche anche al Senato in modo da far entrare in vigore la legge presentata lo scorso novembre da Federico Mollicone di Fratelli d’Italia, il prima possibile. La sostanziale differenza rispetto alla legge attuale è che, sulla base delle nuove norme, l’Agcom potrà intervenire e ordinare alle società di telecomunicazione di oscurare i siti illegittimi, senza ascoltare le ragioni dei pirati, decadrà quindi l’obbligo di contraddittorio.

Secondo il provvedimento votato alla Camera, “chiunque abusivamente esegue la fissazione su supporto digitale, audio, video o audio-video, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita, sarà punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da euro 2.582 a euro 15.493”.

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