
In una tragica sequenza di eventi, la funivia del Monte Faito è stata teatro di un incidente mortale. La funivia ha operato normalmente fino a quando il cavo di trazione ha ceduto intorno alle 14:40, causando la caduta della cabina in salita. A bordo si trovavano il macchinista e due coppie di turisti, delle quali quattro persone hanno perso la vita, incluso Carmine Parlato, un dipendente dell’Eav. Un turista è sopravvissuto, ma è in condizioni critiche. Intanto è stata avviata un’inchiesta sull’incidente: cosa si è scoperto? (Continua dopo le foto)
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L’inchiesta sull’incidente della funivia del Monte Faito
La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, attualmente senza indagati. L’impianto era stato riaperto il 10 aprile dopo una pausa stagionale e vari interventi di manutenzione, inclusa la sostituzione della fune di soccorso. Questi lavori erano stati eseguiti da ditte qualificate, come riportato dall’Ente Autonomo Volturno (Eav), l’ente pubblico regionale responsabile della gestione della funivia. Le forze dell’ordine stanno esaminando la regolarità degli interventi di manutenzione, l’affidabilità dei materiali usati e il rispetto delle procedure di sicurezza da parte delle ditte appaltatrici. Secondo Ansfisa, nel marzo 2024, la funivia era stata sottoposta a verifiche da parte degli ispettori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Inoltre, l’8 aprile, Eav aveva inviato i risultati dei controlli, comprensivi di test non distruttivi sui cavi, corredati da relazioni firmate dal direttore d’esercizio che attestavano la piena idoneità dell’impianto. (Continua dopo le foto)
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Cos’è successo alla funivia del Monte Faito
“Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito”, ha dichiarato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia. “Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile”, ha commentato Umberto de Gregorio, presidente di Eav. “A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop. Nel frattempo, le autorità competenti stanno lavorando intensamente per determinare le cause esatte del cedimento del cavo e se ci siano stati errori umani o tecnici che avrebbero potuto essere evitati. Cosa hanno scoperto gli inquirenti?
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