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Call center, ecco perché alcune telefonate sono “mute”: cosa c’è dietro

Call center, ecco perché alcune telefonate sono “mute”: cosa c’è dietro

Call center, ecco perché alcune telefonate sono “mute”: cosa c’è dietro. È un fenomeno tanto diffuso quanto fastidioso: rispondere al telefono e trovare dall’altro capo solo silenzio. Le cosiddette “telefonate mute” sono ormai parte della quotidianità di molti italiani, generando non solo irritazione, ma anche ansia e preoccupazione. Dietro questo silenzio si cela una strategia ben precisa adottata da numerosi call center per ottimizzare le proprie attività. Ma cosa si cela realmente dietro queste chiamate? E quali misure sono state adottate per tutelare i consumatori?  (Continua a leggere dopo la foto…)

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Call center, ecco perché alcune telefonate sono “mute”: cosa c’è dietro

Le telefonate mute: una strategia dei call center

Le “telefonate mute” non sono frutto di errori tecnici, ma il risultato di sistemi automatizzati utilizzati dai call center. Questi sistemi generano un numero di chiamate superiore rispetto alla disponibilità degli operatori, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza. Quando un utente risponde, se non c’è un operatore disponibile, la chiamata resta silenziosa fino a quando qualcuno può intervenire. Questo metodo consente ai call center di ridurre i tempi morti, ma a scapito dell’esperienza dell’utente.

Per mitigare l’effetto destabilizzante di queste chiamate, è stato imposto l’uso del “comfort noise”, un rumore di sottofondo che simula un ambiente lavorativo, come voci, squilli di telefono, brusio. Questo accorgimento serve a rassicurare l’utente sulla natura della chiamata, evitando che venga percepita come una minaccia o un tentativo di molestia. (Continua a leggere dopo la foto…)

L’impatto psicologico sulle persone

Il silenzio prolungato durante una chiamata può generare un senso di inquietudine. Molti utenti associano queste chiamate a comportamenti illeciti, come stalking o tentativi di truffa. Il Garante per la Privacy ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini preoccupati, evidenziando come queste pratiche possano causare ansia e un senso di impotenza. La mancanza di una voce umana all’altro capo del telefono può far sentire l’utente vulnerabile e senza controllo sulla situazione.

Questa percezione negativa è amplificata dalla frequenza con cui avvengono queste chiamate, spesso ripetute nel tempo. La sensazione di essere osservati o monitorati può portare a un deterioramento del benessere psicologico dell’individuo, trasformando un semplice disturbo in una fonte di stress costante. Ma esiste una vera tutela per il consumatore?

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