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Allerta meteo, temporali, grandinate e raffiche di vento. Quali sono le regioni a rischio

Dopo oltre due settimane di afa, l’ondata di caldo estremo che ha stretto l’Italia in una morsa sta per cedere il passo a temporali intensi e un brusco calo delle temperature. A partire da domenica 6 luglio, una perturbazione atlantica attraverserà il nostro Paese, portando con sé piogge abbondanti, raffiche di vento, grandine e un primo respiro di sollievo dal caldo opprimente. La Protezione Civile ha già emesso un avviso di condizioni meteo avverse: ecco le regioni a rischio e le zone dove si temono fenomeni estremi.

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Lombardia in allerta arancione: attesi forti temporali

Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha diffuso un’allerta arancione per temporali su gran parte del territorio regionale, con validità a partire dalla mezzanotte tra sabato e domenica. A Milano, in particolare, è stato segnalato anche un rischio idrogeologico in fase acuta per il pomeriggio del 6 luglio.

Previsti fenomeni intensi: piogge torrenziali, grandine, raffiche di vento e possibili esondazioni. L’invito delle autorità è chiaro: evitare aree a rischio allagamento, sottopassi e zone alberate. Rischi anche in prossimità di cantieri, strutture temporanee come dehors e tende. Le aree più a rischio includono: Valchiavenna, Valtellina, Valcamonica, Prealpi, Orobie bergamasche, Appennino pavese e tutta la pianura lombarda, compreso il Nodo Idraulico di Milano.

Allerta gialla in 8 regioni del Nord

L’allerta meteo gialla riguarda invece numerose regioni del Nord Italia. Secondo il bollettino ufficiale, sono otto le regioni coinvolte oltre alla Lombardia: Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

In particolare, la perturbazione colpirà:

  • in Emilia-Romagna l’intero settore collinare e montano, nonché la Pianura ferrarese e bolognese;
  • in Liguria, i bacini liguri padani e marittimi da Levante a Ponente;
  • in Piemonte, le zone alpine e le pianure torinesi;
  • in Toscana, tutta la fascia appenninica e costiera, comprese le isole e la Maremma.

Nel Trentino-Alto Adige, la criticità è estesa a entrambe le province autonome, mentre in Valle d’Aosta e Veneto si temono nubifragi locali e smottamenti in diverse vallate montane.

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