Martedì 11 gennaio, durante l’edizione delle 20 del Tg1, Amadeus ha annunciato i nomi delle 5 co-conduttrici delle 5 serate del Festival di Sanremo 2022. Una di queste sarà Drusilla Foer. La notizia non ha stupito il pubblico, anzi favorevole alla scelta di Sanremo di dare spazio a chiunque. A qualcuno però, la scelta di rendere il Festival più inclusivo, proprio non è andata giù. Stiamo parlando del senatore Simone Pillon. Il deputato leghista non ha taciuto e ha pubblicato sui social un commento piuttosto aggressivo. Pillon si è scagliato contro la scelta di includere nel Festival anche Gianluca Gori, in arte Drusilla Foer.

Pillon contro Drusilla Foer, no LGBT a Sanremo 2022
Padre di famiglia, leghista fino al midollo e uomo decisamente tradizionalista. Su Twitter si definisce “marito, padre di 3 figli, avvocato cassazionista, già presidente Forum Famiglie Umbria e cofondatore del Family Day”. Simone Pillon, dopo l’annuncio delle cinque co-conduttrici del Festival, ha “attaccato” Amadeus per aver voluto tra loro anche Drusilla Foer. Ha espresso la sua posizione sui social e subito ha scatenato un’accesa polemica.
“Com’era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori – ha scritto per punzecchiare Amadeus-. Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice?”. Nessuna tregua per la povera Drusilla. “Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva”.