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Sanremo 2022, Lorena Cesarini attaccata sui social dopo il monologo sul razzismo

“Meno pipponi, più Zalone”. Questo il commento di Dagospia dopo il monologo di Lorena Cesarini al Festival di Sanremo 2022. L’attrice senegalese ha parlato di razzismo. In molti in questi giorni l’hanno accusata di essere stata scelta da Amadeus solo “perché sei nera”. Lorena ha risposto agli haters con un doloroso monologo.

Sanremo 2022 Lorena Cesarini

Il monologo sul razzismo di Lorena Cesarini

Lorena Cesarini ha raccontato alcuni episodi che ha vissuto sulla sua pelle, momenti in cui l’hanno chiamata “diversa”, “extracomunitaria” oppure buona solo a “pulire le scale e innaffiare i fiori”. “Un pochino all’inizio ci sono rimasta male, poi mi sono anche arrabbiata, poi mi è passata, ma mi è rimasta dentro una domanda: perché? Perché c’è chi si indigna per la mia presenza su questo palco, perché c’è gente che ha problema con il mio colore della pelle?”. Poi l’attrice è scoppiata in lacrime. “La cosa più importante è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram”.

La Cesarini ha citato il libro Il razzismo spiegato a mia figlia dello scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun e in particolare alcune frase che le hanno lasciato il segno. Il razzismo “non ha base scientifica, perché esiste un solo genere umano, un uomo è uguale a un uomo» e «quando uno riesce a uscire dalle sue contraddizioni fa un passo verso la libertà”.

Sanremo 2022, Lorena Cesarini l’attacco dopo il monologo sul razzismo

La co-conduttrice ha spiegato che quando Amadeus ha annunciato la sua partecipazione, lei ha dovuto subire degli attacchi razzisti. “Ora a 34 anni scopro che non è vero che sono un’italiana come tante, che resto una nera. Nessuno prima aveva sentito l’urgenza di dirmelo, da quando Amadeus mi ha chiamato ho scoperto che evidentemente il colore della pelle è ancora un problema”.

Tuttavia il suo monologo ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi ha appoggiato appieno le parole dell’attrice, ma anche chi non le ha condivise. “Se esistesse veramente il razzismo però lei non sarebbe a Sanremo… Ennesima predica”, si legge su Twitter. O ancora. “A Sanremo l’imbarazzante monologo della Cesarini ha dimostrato che certamente è stata chiamata da Amadeus perché è nera, è il solo motivo. In tutta evidenza non è stata chiamata perché brava, spigliata o simpatica. Il pippotto sul razzismo, letto male, fa rimpiangere la Leotta”.

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