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Giovanni Ciacci sieropositivo: “Sarò concorrente al Gf Vip per combattere questo stigma sociale”

Giovanni Ciacci annuncia di essere sieropositivo: “Sarò concorrente al Grande Fratello Vip che mi aiuterà a combattere questo stigma sociale, una collega mi voleva fuori dal lavoro”. E’ il giornale Chi, diretto da Alfonso Signorini, ad annunciare la notizia che Ciacci sarà concorrente del famoso reality show. Quest’ultimo entrerà nella Casa del GF Vip con una missione importante, ovvero combattere i giudizi che si avventano contro chi è malato di HIV. (Continua a leggere dopo la foto)

Giovanni Ciacci sieropositivo

Giovanni Ciacci annuncia di essere sieropositivo: “Ho capito sulla mia pelle che essere sieropositivo è ancora oggi un grande stigma sociale. Eppure oggi si può vivere con l’Hiv, non ci si limita più a sopravvivere e questo è importante dirlo con grande chiarezza. Come occorre dire che l’hic riguarda tutti, al di là degli orientamenti sessuali di ciascuno”. Giovanni aggiunge poi: “Con le cure, si può condurre una vita normale”. Il famoso conduttore sarà concorrente della prossima edizione del Grande Fratello Vip ed entrerà nella Casa di Cinecittà come “veicolatore” di un messaggio di grande importanza sociale. Questa esperienza gli consentirà infatti di raccontare cosa significhi essere sieropositivi nel 2022, una condizione completamente diversa rispetto a 20 anni fa.

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Il messaggio che Ciacci vuole inviare nella prossima edizione del “Gf Vip”

Giovanni Ciacci, in qualità di concorrente della prossima edizione del “Gf Vip”, vuole spiegare con chiarezza la malattia di cui è affetto e che, con le cure di oggi, ad una persona sieropositiva è difficile che spetti la morte. E non è tutto, può condurre una vita normale. Queste le sue parole: “Oggi, con le cure, il tasso virale nel sangue viene annullato e non ci si ammala più di Aids. Certo, si muore ancora: chi non vuole o non può curarsi o chi si accorge troppo tardi della sua sieropositività, magari in Aids conclamato. Ecco, in questi casi è difficile intervenire sulla malattia con successo. Essere prevenuti verso i sieropositivi non ha più senso. Non abbiamo più il virus dell’Hiv nel sangue. Non è più rintracciabile. Sa cosa significa questo?

Significa che possiamo fare una vita come quella di qualsiasi altra persona. Possiamo avere figli senza trasmettere loro la sieropositività. Possiamo fare l’amore con il nostro compagno o la nostra compagna senza preservativo, perché non trasmettiamo più nulla. Se mi tagliassi le vene e tu entrassi in contatto con il mio sangue non ti accadrebbe nulla, semplicemente perché nel mio sangue il virus non c’è. C’è nella mia mappatura genetica, c’è se sospendo le cure, ma se mi curo non corro alcun rischio. …Meglio non ammalarsi, è chiaro. Ma se ci si ammala non è la fine del mondo. Si può vivere bene lo stesso”.

Giovanni Ciacci discriminato da una collega che lo voleva fuori dal lavoro

Giovanni Ciacci racconta che più di una volta si è sentito discriminato per questa sua condizione di sieropositività: “Una collega voleva mi impedissero di lavorare”. Una persona a lui vicina, in particolare, avrebbe chiesto con insistenza al direttore di rete di impedire a Ciacci di lavorare: “Mi hanno raccontato che una mia famosa collega è andata da un direttore di rete della sua azienda a dirgli di non farmi lavorare perché ero malato. Lì per lì mi sono sentito tradito, umiliato, inca**ato, poi mi sono detto ‘Sai che c’è? Ti dimostrerò che posso lavorare a faccia scoperta, e coglierò l’occasione di poter raggiungere tante persone che mi seguono in tv per raccontare cosa significhi essere sieropositivi oggi”.

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