SOCIAL. Dopo la chiusura dei loro canali social a seguito della tragedia che ha portato alla morte del piccolo Manuel Proietti, i The Bordeline hanno annunciato lo scioglimento del gruppo e, soprattutto, si sono presi le distanze dal loro ex membro Matteo Di Pietro. Il ragazzo, accusato di omicidio stradale, è stato chiaramente abbandonato dal resto del gruppo. Uno dei membri storici di questa squadra di youtuber, Er Motosega, ha addirittura affermato pubblicamente che “Di Pietro guidava quell’auto SUV della Lamborghini quel giorno”.
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Morte di Manuel Proietti: Di Pietro abbandonato dagli amici e arrestato
Dopo il suo arresto preventivo, che lo ha portato agli arresti domiciliari, Matteo Di Pietro ha perso anche gli amici con cui portava avanti il progetto dei The Bordeline. Forse per motivi legati alla sua difesa legale, tutti coloro che erano presenti nella Lamborghini puntano il dito contro Di Pietro e, soprattutto, la sua guida. Sembrerebbe che stiano seguendo una precisa strategia difensiva davanti alle autorità, sostenendo di essere stati solo passeggeri a bordo della Lamborghini, con Di Pietro al volante.
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The Bordeline si scioglie e tutti si dissociano da Di Pietro
Questa storia fa riflettere sulla condotta estrema di certi youtuber e sulle conseguenze che possono derivare dalle loro azioni imprudenti, volte a ottenere più visualizzazioni. L’atteggiamento dei membri dei The Bordeline lascia perplessi. Vito Loiacono sarebbe stato uno dei primi a tagliare i rapporti con Matteo Di Pietro, mentre Matteo Ciaffaroni, noto come “Il Ciaffa”, ha evitato qualsiasi commento sull’episodio drammatico accaduto a Casal Palocco.
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Il fondatore dei The Bordeline abbandonato dal gruppo
Le indagini e la posizione di Matteo Di Pietro si complicano oggettivamente. Nessuno avrebbe mai pensato che tutti i membri del gruppo, di cui lui era anche il leader e il fondatore, si sarebbero tirati indietro di fronte all’azione della magistratura e all’attenzione mediatica. È difficile capire se si tratti di un atteggiamento motivato solo dal desiderio di salvaguardare l’immagine pubblica, ma è evidente come Di Pietro si trovi oggi completamente isolato da coloro che erano i suoi stretti collaboratori nella vita dei The Bordeline.
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Un’amicizia fondata sulle visualizzazioni su YouTube?
L’amicizia dovrebbe resistere anche nei momenti più difficili, anche di fronte a situazioni drammatiche come quella accaduta a Casal Palocco. Tuttavia, in questa situazione, dopo che il danno è stato fatto, tutto l’equipaggio dei The Bordeline ha abbandonato il loro capitano sulla propria nave. C’è una tragica morte di un bambino di 5 anni, è vero, ma su quella barca tutti sono rimasti allegri fino a quando il progetto funzionava mediaticamente. Nessuno ha mai pensato di abbandonare il gruppo quando i loro video ottenevano milioni di visualizzazioni e portavano ingenti somme di denaro ai membri.
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Il ragazzo sempre più isolato
Nell’immaginario collettivo, il ventenne Di Pietro sembra essere l’unico potenziale responsabile di questa morte, un’immagine comunicativa che sembra far dimenticare, almeno apparentemente, che altri ragazzi – come testimoniano le dichiarazioni – facevano video prima e dopo l’incidente automobilistico di Casal Palocco.