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Alluvione nelle Marche: trovato lo zainetto di Mattia, il bambino di 8 anni ancora disperso

Venerdì notte, lo scorso 16 settembre, è caduta un’enorme quantità d’acqua nelle Marche che ha generato un’alluvione. I 400 millimetri di pioggia che hanno allagato le provincie di Pesaro e Ancora in sole due/tre ore ha causato gravi danni. Il vero problema secondo gli esperti, sono stati i detriti trasportati dai fiumi sotto i ponti, che hanno agito come tappi, causando le tracimazioni di Misa e Nevola. Si contano 11 morti finora. Ci sono però ancora due persone disperse. Una è Brunella Chiù, una donna di 56 anni. L’altro è Mattia Luconi, un bambino di 8 anni, trascinato via dalla madre da un onda di fango. A che punto sono le ricerche?

Le ricerche di Mattia e Brunella sono senza sosta

Non hanno smesso un attimo di lavorare i soccorritori, che stanno cercando Brunella Chiù e Mattia Luconi, dispersi da giorni dopo l’alluvione nelle Marche. Ora i soccorritori usano i droni per sorvolare la zona e intercettare ogni minima traccia utile. “Di entrambi i dispersi ci sono solo poche tracce – scrive il Corriere Adriatico – parti dell’auto, una Bmw guidata dalla 56enne di Barbara, rinvenuti a 6 km dalla sua abitazione, da cui stava fuggendo insieme alla figlia Noemi di 17 anni, ritrovata priva di vita. E del piccolo Mattia, invece, ci sono solo dei frammenti della felpa che indossava quando è stato trascinato via dal fiume tra Corinaldo e San Lorenzo in Campo”.

I soccorritori hanno trovato lo zainetto da scuola di Mattia, che è stato riconosciuto dai familiari ma era tra gli oggetti rimasti nell’auto quindi non è indicativo ai fini delle ricerche del bimbo. Si trovava a ben 8 km di distanza dal punto in cui il bimbo era stato travolto dall’acqua, che lo aveva strappato dalle braccia della madre, lungo strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suasa.

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Le parole del padre di Mattia

Ieri, domenica 18 settembre, il padre di Mattia, Tiziano Luconi, in un’intervista all’Ansa aveva raccontato di essere convinto che suo figlio fosse vivo. “Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta. In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia. E’ il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme”, ha rivelato commosso.

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