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La scoperta del secolo: trovato un fiume pieno d’oro, tutto in un unico Paese

Un’eredità che affonda le radici nell’Impero romano

Il culto dell’oro in questa regione non è affatto recente. Durante l’Impero romano, queste terre rappresentavano un importante polo minerario. I romani utilizzavano tecniche avanzate per l’epoca, come l’estrazione idraulica, per convogliare l’acqua e liberare i minerali preziosi dalle rocce.

Ancora oggi, tra i monti e le vallate, sono visibili le tracce di quell’antica industria, che ha lasciato un’eredità viva, oggi rielaborata in chiave turistica e culturale.

Benvenuti a Navelgas, nelle Asturie

Solo a questo punto possiamo svelare il nome del luogo: Navelgas, frazione del comune di Tineo, nel cuore delle Asturie. Qui, la tradizione mineraria è diventata un elemento identitario forte, capace di attrarre turisti, studiosi e appassionati in cerca di un’esperienza autentica.

Accanto alla competizione, il villaggio ospita attività per famiglie, laboratori, mostre e visite al museo dedicato all’oro, rendendo la visita un vero viaggio nel tempo.

Dove la leggenda dell’oro continua a vivere

In un mondo dove tutto sembra già scoperto, Navelgas rappresenta un’eccezione luminosa. Qui, ogni granello dorato raccolto nel fiume racconta una storia antica e affascinante: quella della resistenza di una tradizione, che non ha perso il suo splendore. E mentre le grandi miniere si svuotano, nel cuore verde delle Asturie, l’oro continua a brillare.

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