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Omicidio Willy, ergastolo per i fratelli Bianchi: scontro tra Rita Dalla Chiesa e Sansonetti

La condanna all’ergastolo dei fratelli Bianchi per la morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro ha fatto discutere anche Piero Sansonetti e Rita Dalla Chiesa. Sui social i due si sono lasciati andare ad un duro botta e risposta. Su Twitter il giornalista ha commentato così la vicenda: “Hanno separato i fratelli Bianchi, dopo l’ergastolo. Non si vedranno mai più. Lo stato si comporta con loro con la stessa ferocia con la quale loro si sono comportati con Willy. A me non piace questa cosa. Non trovo che sia civiltà”. (continua a leggere dopo le foto)

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Omicidio Willy, ergastolo per i fratelli Bianchi: scontro tra Rita Dalla Chiesa e Sansonetti

Le considerazioni di Piero Sansonetti hanno fatto montare su tutte le furie Rita Dalla Chiesa: “Anche i genitori di Willy non lo rivedranno più”, il commento lapidario della conduttrice. L’opinionista non è la sola a pensarla così, tanto che più di un utente del web ha ricordato al direttore del “Riformista” che “la decisione di separarli dovrà pur avere una ratio, che sarà stata spiegata nel provvedimento che la dispone. Occorre partire da lì e vedere se la motivazione regge alla critica”. Parecchi hanno giudicato fuori luogo “equiparare la violenza contro Willy alla separazione dei fratelli Bianchi”. (continua a leggere dopo le foto)

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Le parole della madre dei due fratelli Bianchi

La madre dei due fratelli Bianchi, Simonetta Di Tullio, sarebbe furiosa per la sentenza. La mamma e il papà dei giovani di Artena condannati all’ergastolo per l’uccisione di Willy non rispondono a nessuno, né hanno avuto contatti con il loro avvocato Massimiliano Pica. Ai parenti più stretti, come riferisce “Il Corriere della Sera”, la Di Tullio avrebbe detto: “È una sentenza ingiusta. Non ce l’aspettavamo. Sono stati condannati a furor di popolo”. (continua a leggere dopo le foto)

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Omicidio di Willy, le considerazioni dell’avvocato

“È fuori dubbio che siamo di fronte a una sentenza mediatica. Mi spiegate cosa significavano quegli applausi alla lettura della sentenza? I parenti e gli amici erano contenti? E di cosa? C’è poco da essere soddisfatti di fronte a una tragedia così grande. Sì, sono deluso. Profondamente deluso. Per me questa non è giustizia. Anzi, è un aborto giuridico”, ha aggiunto l’avvocato Pica. E ancora: “Se c’è stato un colpo mortale, perché infliggere due ergastoli? Gabriele non ha assolutamente toccato il ragazzo e Marco ha dichiarato di averlo preso nella parte frontale sinistra dov’era già presente una lesione. Un colpo non mortale, come ha ribadito il professor Potenza, perito della Procura. E se c’è stata una sequenza di colpi, quale è stato, allora, quello mortale? Non si possono infliggere due ergastoli di fronte a una ricostruzione fumosa e, a tratti, contraddittoria”. Leggi anche l’articolo —> Fratelli Bianchi, l’accoglienza in carcere non è delle migliori: cos’è successo

 

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