Papa Francesco, perché ci sono croci rovesciate nella Basilica di San Pietro
Il legame tra le croci rovesciate e la Basilica Vaticana è profondo. Non si tratta, infatti, di un elemento decorativo casuale. La basilica è costruita proprio sopra la tomba di San Pietro, sul colle Vaticano. Le croci capovolte sono un omaggio al suo martirio, un richiamo al fondamento stesso del papato. Chi ha avuto modo di visitare il Vaticano avrà notato che questi simboli sono ovunque: nei mosaici, nelle colonne, nelle statue. E non c’è nulla di nascosto o misterioso, come spiega anche il portale ufficiale del Vaticano e molti storici dell’arte. L’iconografia è consolidata nei secoli e perfettamente coerente con la liturgia cattolica. (Continua dopo le foto)

Dal simbolo sacro al mito satanico: l’equivoco moderno
L’equivoco moderno nasce dalla cultura popolare e cinematografica. Film horror, romanzi esoterici e serie tv hanno trasformato la croce rovesciata in un’icona diabolica, associata ai culti satanici. Ma si tratta di una appropriazione impropria. “È un errore comune — spiega il teologo e docente di simbologia cristiana Andrea Lonardo — confondere la croce rovesciata con un gesto anticristiano. In realtà, è uno dei simboli più antichi della cristianità, carico di significato e di rispetto”.