
Il presidente dell’associazione italiana pneumologi ospedalieri, Claudio Micheletto, ha fatto il punto sulla polmonite, la patologia che ha colpito Papa Francesco, ricoverato da oltre tre settimane al policlinico Gemelli di Roma. Anche il virologo Matteo Bassetti ha parlato della malattia di Papa Francesco, esponendo i propri dubbi sul procedimento portato avanti nel suo caso specifico. Cosa ha sottolineato Bassetti? (Continua dopo le foto)
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I rischi della polmonite: quando è causa di mortalità
La polmonite è una patologia che nella stragrande maggioranza ha un buon esito, ma può comunque essere causa di mortalità. Quando? A spiegarlo il presidente dell’associazione italiana pneumologi ospedalieri, Claudio Micheletto, che ha sottolineato che la polmonite può essere causa di mortalità in pazienti complicati. “Diventa un evento grave negli anziani perché c’è un ritardo nella risposta immunitaria. Nel tempo abbiamo la cosiddetta senescenza immunologica, quindi le nostre difese necessariamente calano un pochino”, ha spiegato l’esperto. Un altro fattore di rischio è dovuto alla presenza nel paziente di patologie concomitanti. “Se una persona ha altre malattie respiratorie, è una persone che ovviamente può avere dei pericoli. Altre malattia cardiache, ad esempio, rendono un paziente ‘impegnato’. E infine tutti coloro che risultano immunodepressi: o per malattie ematologiche o perché prendono farmaci immunosoppressori”, ha spiegato Micheletto. E nel caso di Papa Francesco? (Continua dopo le foto)
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I rischi della polmonite di Papa Francesco
Per quanto riguarda la situazione clinica del Papa, ci sono diverse complicazioni. In primis, ricordiamo che in gioventù, “gli avevano levato un pezzo di polmone per una malattia infettiva”. Inoltre, il Pontefice soffre anche di bronchiettasie (dilatazione dei bronchi). Questo può portare ad avere germi più resistenti ai farmaci. Entrambi i fattori contribuiscono a rendere le condizioni di Papa Francesco più delicate. “Nel caso specifico abbiamo una persona che ha avuto problemi respiratori nella sua vita ed ha fatto vari cicli di antibiotici. Per cui, necessariamente, c’è più rischio di resistenze rispetto agli altri”. Quali sono i sintomi della polmonite?
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