Tv e talk show: Bergoglio conquista anche il piccolo schermo
L’attenzione di Papa Francesco per la televisione generalista non è certo una novità. Tra le sue apparizioni più significative si ricorda quella a A Sua Immagine su Rai1, il 27 maggio 2023, quando per la prima volta un Pontefice varcò la soglia degli studi di produzione Rai a Saxa Rubra. “Con la pace si guadagna sempre. Forse poco, ma si guadagna. Con la guerra si perde tutto”, ha affermato in quell’occasione, toccando uno dei temi centrali del suo pontificato. Il record di presenze televisive va però al programma Che tempo che fa di Fabio Fazio. Tre le sue partecipazioni: la prima il 6 febbraio 2022 su Rai3, poi su Nove il 14 gennaio 2023 (con uno share record del 14,2%) e infine il 19 febbraio 2024. Qui ha affrontato argomenti di grande attualità, come l’inverno demografico e l’immigrazione. “L’Italia ha un’età media di 46 anni. Non fa figli. Deve far entrare i migranti. Se non fai figli, fai entrare i migranti”, ha detto senza mezzi termini, scatenando un ampio dibattito. (Continua dopo le foto)
"Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare al mare soffrono tanto."
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 21, 2025
Ora sul Nove ricordiamo Papa Francesco a #CTCF pic.twitter.com/969aEwc1YO

Un Papa tra social e diplomazia digitale
Se X e Facebook erano già stati esplorati dai predecessori, è con Francesco che i social media sono diventati strumenti pastorali quotidiani. L’account @Pontifex, attivo in nove lingue, è tra i più seguiti al mondo. Francesco ha saputo usarlo con intelligenza, alternando frasi spirituali a riflessioni sulle grandi questioni del nostro tempo. Anche nei momenti più delicati, come durante i suoi ricoveri, ha usato i social per rimanere vicino ai fedeli: “Cristo è risorto! In questo annuncio è racchiuso tutto il senso della nostra esistenza”, ha scritto il giorno di Pasqua. Pur riconoscendo i benefici della rete, non mancano i suoi ammonimenti contro l’abuso dei social media: “La dipendenza dai social provoca putrefazione cerebrale”, ha dichiarato una volta con il suo stile schietto. Durante un’udienza per il Giubileo dei Lavoratori, ha ricordato che “le meraviglie della moderna tecnologia sono un dono di Dio, ma richiedono responsabilità. Non è la tecnologia a determinare la bontà della comunicazione, ma il cuore umano**”. (Continua dopo le foto)
Christ is risen! These words capture the entire meaning of our existence, for we were not made for death but for life. #Easter https://t.co/s8D2o4WCfV
— Apostolica Sedes Vacans (@Pontifex) April 20, 2025
Il cinema come arte divina e specchio della bellezza
Chi pensa a un Papa lontano dal mondo della cultura visiva si sbaglia. Papa Francesco ha spesso parlato del cinema come arte del bello, uno strumento capace di elevare lo spirito. Il 20 febbraio 2023, rivolgendosi ai membri della Fondazione Ente dello Spettacolo, ha detto: “Mi piace il lavoro che fate, il lavoro dell’arte, il lavoro della bellezza come grande espressione di Dio”. Un elogio sentito a quello che definisce “la settima arte”. Pur non avendo mai preso parte a una produzione cinematografica, è stato ritratto nel film I due Papi (2019), dove Jonathan Pryce lo ha interpretato con straordinaria somiglianza. Al suo fianco, Anthony Hopkins nei panni di Benedetto XVI. Il film ha ricevuto consensi internazionali, portando la figura di Bergoglio anche nelle sale e sulle piattaforme streaming, a testimonianza di un pontificato che ha saputo vivere il tempo presente con coraggio e consapevolezza.