Fabbrica di San Pietro in subbuglio e proteste contro Gambetti
Ma non è solo la diplomazia vaticana a creare grattacapi. Anche la Fabbrica di San Pietro – simbolo architettonico e spirituale della Chiesa cattolica – è attraversata da malumori profondi. I dipendenti hanno espresso il loro dissenso per la gestione del cardinale Mauro Gambetti, che avrebbe rivoluzionato l’organizzazione interna rompendo con il tradizionale modello affidato agli agostiniani.
Una scelta che ha generato caos e proteste, lasciando il personale disorientato. Papa Leone XIV sta monitorando la situazione da vicino e non si esclude un intervento diretto per ristabilire l’equilibrio e salvare uno dei pilastri simbolici della Santa Sede da una crisi di fiducia interna.
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Strategie finanziarie, tagli al Dicastero e appelli agli USA
In questo quadro complesso, la sfida economica resta centrale. I finanziamenti dagli Stati Uniti, che negli ultimi anni si sono ridotti drasticamente, rappresentano una voce importante nei piani di Papa Leone XIV. Il Dicastero per la comunicazione potrebbe essere uno dei primi a subire tagli, mentre si lavora per attrarre nuovi fondi attraverso una rete diplomatica estesa e più moderna.
Il Pontefice punta su una squadra curiale giovane, dinamica e libera da vecchie logiche di potere. Ma per costruire questo nuovo assetto servono tempo, equilibri politici e scelte coraggiose. Castel Gandolfo, in questa estate rovente, non è solo un rifugio spirituale: è il centro operativo di un papato che si prepara a lasciare il segno.