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Roberta Ragusa, Logli presenta istanza di revisione del processo

Roberta Ragusa revisione caso

Roberta Ragusa è sparita nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, il marito Logli è accusato di averla uccisa e ora chiede la revisione del caso. Logli è stato ritenuto responsabile dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della moglie ed è stato condannato a 20 di carcere, sentenza confermata nel 2019 in Cassazione. Da allora l’uomo, che si è sempre detto innocente, è in carcere. Potrebbe esserci una svolta: la difesa di Logli ha chiesto di riaprire il caso perché in possesso di prove che potrebbero scagionare l’uomo.

La difesa di Loglie chiede la revisione del caso di Roberta Ragusa

Caso Roberta Ragusa, la difesa di Logli chiede la revisione

Nei mesi scorsi, la difesa di Logli aveva annunciato la decisione di voler presentare un’istanza di revisione del processo alla Corte d’appello di Genova, sulla base di nuovi elementi emersi dalle indagini difensive. Il caso di Roberta Ragusa potrebbe riaprirsi? Intanto ci sarà un’udienza il prossimo 5 dicembre. Gli avvocati di Logli presenteranno nuove prove a sostegno dell’innocenza dell’imputato. A decidere sull’ammissibilità sarà la terza sezione penale della Corte d’Appello di Genova. Quali sono gli indizi che potrebbero scagionare Logli, secondo la sua difesa?

Sarebbero due i punti chiave su cui spingerebbe la difesa di Logli per far riaprire il processo. Il primo è la dichiarazione di un supertestimone. Ci sarebbero poi i cartelloni trovati nella soffitta della casa di Gello nei quali Roberta esprimerebbe la volontà di andarsene. In questi, la donna avrebbe evidenziato il desiderio di andarsene da casa. A dicembre 2011, un mese prima di sparire, avrebbe scritto: “Cosa ci faccio in questa casa? Il legame con i figli non dovrebbe spezzarsi neppure con la lontananza”. In un altro scriveva: “Il mio sogno è quello di andare a riposare in posti caldi”. Basterà per far riaprire il caso?

Cos’è successo a Roberta Ragusa e Antonio Logli

Secondo la giustizia italiana, i due coniugi erano ormai in crisi da un po’. Logli dunque agì spinto dal timore di una separazione onerosissima sotto il profilo economico. La moglie inoltre avrebbe anche scoperto la relazione di Logli con l’amante ed ex baby sitter dei figli, Sara Calzolaio che poi ha anche sposato in carcere. Logli si è sempre detto innocente: secondo la sua difesa la mogliesi sarebbe allontanata volontariamente. La donna, stanca di una routine familiare nella quale non si sentiva amata, avrebbe abbandonato tutto e tutti per cambiare vita.

La Corte di Cassazione però ha indicato Logli come unico responsabile della morte di sua moglie. Roberta sparì nel nulla la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme, alle porte di Pisa. Aveva 45 anni, due figli e un matrimonio forse in crisi. Il suo corpo, nonostante le ricerche, non è mai stato ritrovato.

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