Social. Terremoto in Turchia, il commento degli esperti: “In Italia non è mai successo”. Questa notte, 6 Febbraio 2023, in Turchia si è verificato un terremoto di magnitudo 7.9, inevitabili i danni sia a cose che persone. Un evento che in Italia non si è mai verificato, ma che ha comunque sconvolto l’intera comunità. A spiegarlo all’AGI è stato Andrea Billi, ricercatore presso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), che ha commentato l’evento sismico avvenuto questa notte alle 02:17 in Turchia, per il quale è stata registrata una magnitudo davvero molto alta. (Continua a leggere dopo la foto)
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Terremoto in Turchia, il commento degli esperti: “In Italia non è mai successo”
Andrea Billi, ricercatore presso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), alle pagine dell’AGI, ha commentato l’evento sismico avvenuto questa notte alle 02:17 in Turchia, per il quale è stata registrata una magnitudo di circa 7,9. L’esperto ha dichiarato: “La zona in cui si è verificato il terremoto questa notte è caratterizzata da un potenziale sismico decisamente elevato, principalmente per conformazione geologica. Si tratta infatti di una faglia molto grande, che si estende per quasi 500 chilometri, e associata a un movimento di circa 5-10 millimetri ogni anno”.
Poi il ricercatore ha aggiunto: “L’area interessata dal terremoto si trova nel punto di incontro di tre placche tettoniche, quella arabica, quella africana e quella anatolica. Non è la prima volta che si verificano eventi sismici così intensi in questa regione, anche se negli ultimi 120 anni la faglia si era mossa molto poco. Quando queste conformazioni non provocano terremoti possono essere piuttosto pericolose, perché accumulano energia, il che può causare eventi sismici molto intensi”. Secondo le stime attuali, infatti, una magnitudo simile a quella registrata stanotte si sarebbe verificata nel 1114. (Continua a leggere dopo la foto)
La scala Richter
I valori della magnitudo sono riportati nella scala Richter, una scala logaritmica in cui tra un grado e il successivo c’è una differenza di 10 volte dell’ampiezza del movimento del terreno e di circa 30 volte dell’energia liberata. La magnitudo si definisce come il rapporto tra la grandezza in esame e una grandezza campione a essa omogenea, misurato su scala logaritmica. Mentre la scala Mercalli valuta l’intensità del sisma basandosi sui danni generati dal terremoto e su valutazioni soggettive, la magnitudo Richter tende a quantificare l’energia sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale.
I geologi sono restii a stabilire delle corrispondenze tra la scala Mercalli e la misura Richter, perché non sempre coincidono. Un terremoto potentissimo di magnitudine 7, in pieno deserto, corrisponde al grado uno della scala Mercalli, mentre un sisma di media entità, di magnitudine 4, può corrispondere invece a un micidiale grado 7-8 della scala Mercalli se si manifesta in una zona densamente abitata in cui la gente vive in edifici vecchi e fatiscenti. Detto questo, quando si verifica un terremoto, per stabilirne l’entità si procede rilevando le misure della magnitudo, calcolo effettuato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Successivamente si descrivono i danni provocati dal sisma.
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