Charley Scalies morto a 84 anni: addio all’attore di “The Wire”
Charley Scalies è morto il 1º maggio 2025 a Phoenixville, in Pennsylvania, all’età di 84 anni, a causa del morbo di Alzheimer. La notizia è stata confermata dalla figlia Anne Marie Scalies al The Hollywood Reporter. L’attore si è spento in una casa di cura, circondato dall’affetto della famiglia. “Meglio conosciuto prima di tutto come marito, padre, nonno, zio e amico”, recita il necrologio ufficiale. “Professionalmente, Charley Scalies era un attore americano ed ex uomo d’affari la cui vita rifletteva una ricca mescolanza di successi professionali, passione creativa e una vera gioia di vivere”. (Continua dopo le foto)

Chi era Charley Scalies
Nato a Filadelfia il 19 luglio 1940, Scalies aveva iniziato a coltivare l’amore per la recitazione fin da giovane, divertendo i clienti della sala da biliardo del padre con imitazioni e barzellette. Dopo una laurea al St. Joseph’s College, aveva intrapreso una carriera nel settore vendite, fondando anche una società di consulenza prima di dedicarsi alla recitazione. Solo negli anni ’90 Charley Scalies aveva deciso di portare il suo talento sul palco e sullo schermo. Le sue prime apparizioni teatrali erano arrivate con musical locali come Bulli e Pupe, Chicago e Il Mago di Oz. Il debutto cinematografico era avvenuto nel 1995, accanto ad Al Pacino in Un giorno da ricordare, per la regia di James Foley. Nello stesso anno era apparso anche ne L’esercito delle 12 scimmie, accanto a Bruce Willis. Nel 1999 aveva preso parte a Liberty Heights e nel 2004 era stato incluso nel cast di Jersey Girl. La sua capacità di adattarsi a ruoli diversi lo aveva reso una presenza ricorrente anche in numerose serie televisive di successo. (Continua dopo le foto)

“The Wire” e “I Soprano”: ruoli brevi, ma memorabili
Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per la sua interpretazione di Thomas “Horseface” Pakusa, il portuale sindacalista nella seconda stagione della serie cult The Wire (2003), diretta da David Simon. Un ruolo che, pur marginale, aveva saputo rendere iconico con uno stile personale, ruvido e sincero, tipico dei lavoratori dei dock di Baltimora. Scalies era apparso anche nella quinta stagione de I Soprano, nell’episodio Sogni angoscianti, dove interpretava il Coach Molinaro in una scena onirica insieme a James Gandolfini. Un confronto intimo e potente sul fallimento, i rimpianti e le scelte di vita che avevano segnato l’infanzia del protagonista Tony Soprano. Una scena intensa, carica di simbolismi, che aveva lasciato il segno tra i fan della serie. Oltre a The Wire e I Soprano, Charley Scalies aveva partecipato a show come Homicide, Law & Order, Law & Order: Unità vittime speciali e Cold Case. La sua versatilità gli aveva permesso di muoversi con disinvoltura tra crime drama, noir e teatro, portando sempre autenticità ai suoi ruoli.